Allarme peste suina in Europa, 117 cinghiali infetti: panico e preoccupazione

Una nuova epidemia sta allarmando il Paese. In tutta Europa si registrano in aumento casi di peste suina che stanno diffondendo il panico. Sembra infatti che nonostante le misure di contrasto varate dalle autorità locali, anche in Sassonia, sia stato rilevato il primo caso di cinghiale infetto. La preoccupazione tra gli allevatori è che ora la malattia possa arrivare anche tra i maiali di allevamento. Dopo due mesi dal primo caso di peste suina africana, ora l’allerta è in tutta la Germania; pare infatti che l’epidemia si stia diffondendo ad una velocità poco contenuta.

Nelle scorse ore anche la Sassonia ha segnalato il suo primo caso confermato di peste suina. L’istituto Friedrich Loeffler ha confermato che il 27 ottobre un cinghiale cacciato nel distretto di Görlitz è risultato infettato. Il pericolo e la preoccupazione è che ora la malattia, al momento innocua per l’uomo, possa arrivare fino ai maiali di allevamento generando una vera crisi per gli allevatori.

Peste suina anche in Italia

Secondo quando si apprende, il Ministero sassone ha avviato immediatamente una unità di crisi per contenere la peste suina. Il Ministro ha infatti dichiarato: “Faccio appello agli allevatori di suini affinché non abbandonino i loro sforzi per proteggere i suini domestici e per perseguire costantemente misure di biosicurezza“. Fino ad ora i casi registrati erano 117 ma tutti confinati al Brandeburgo; oggi l’allarme pare esteso e si teme che altri Paesi d’Europa possano essere a rischio. L’allarme infatti è già scattato anche in Italia. Sul caso è intervenuta anche la Ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova che ha risposto alle richieste degli allevatori, affermando: “Ho deciso di proporre un decreto legge per disporre l’adozione del Piano regionale di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiali da parte delle Regioni, con le finalità di prevenire la diffusione della peste suina africana. Per affrontare responsabilmente la situazione, ho assunto un’iniziativa concordata con il Ministero della Salute, che ha la responsabilità di presentare ogni anno alla Commissione Europea un piano di intervento per il contrasto della Peste Suina Africana – concludendo- Se dovesse arrivare in Italia non possiamo farci trovare impreparati.

 

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