Forse non è un sapere camune il fatto che la saliva del gatto può, in certe circostanze, risultare pericolosa. A spiegare la natura di quest’affermazione ci pensa la scienza. Molti proprietari di gatti, amano farsi leccare dai loro amici felini, perché immaginano di creare con loro un legame più intenso. Se in certi casi questo gesto può risultare innocuo e semplicemente un gesto d’affetto, in altri casi può essere l’origine di malessere e violente reazioni allergiche.
A creare il pericolo tuttavia, pare sia qualcosa in particolare contenuto nella saliva del gatto. Come abbiamo avuto modo di spiegare un articolo precedente, la lingua dei felini in genere è dotato di una particolare struttura, che la rende ruvida. Questa gli permette, non solo di compiere le attività di igiene personale, ma anche di mangiare e bere velocemente. Oltre alle “appuntite” papille gustativa, la lingua contiene una particolare sostanza.
Di quali elementi è composta la saliva del gatto?
Nella lingua del gatto si trova la cheratina, ma sono almeno 3 gli elementi che compongono la saliva del gatto. Innanzitutto, il primo elemento (generalmente innocuo) sono gli enzimi; sono utili per rimarginare le ferite in quanto ne facilitano la cicatrizzazione. Ad essere invece responsabili delle allergie sono le proteine; in particolare la Fel d1, che il gatto trasferisce sul suo pelo ogni qual volta si lecca, proprio per questo un soggetto allergico dovrebbe lavarsi bene le mani, anche dopo aver solo accarezzato il micio. Infine, nella saliva dei mici si trovano anche i batteri che possono essere relativamente pericolosi per l’uomo; in particolare il batterio Pasteurella multocida, responsabile della pasteurellosi, che si sviluppa negli uomini, dopo il morso di un animale. Di conseguenze, anche se in genere le persone sane non sono a rischio dopo un morso o un graffio, è sempre opportuno disinfettare la ferita.