Non si tratta di squali o balena, ma bensì di pesci pericolosi avvistati vicino le spiagge dell’Adriatico. Sono dotati di aculei molto velenosi e sono noti come i Trigoni. Appartengono alla specie dei Dasiatidi e sono una famiglia di pesci cartilaginei dell’ordine Myliobatiformes. Ciò che li rende un pericolo per l’essere umano e la loro puntura. Dall’aspetto simile alle Razze, questi esemplari si avvicinano raramente alla costa. Proprio per questo il loro massiccio avvistamento, nelle ultime ore, ha generato allarme e panico.
Questi pesci pericolosi possono, con i loro aculei, iniettare il veleno in essi contenuto. La Capitaneria di porto ha già invitato i bagnanti a stare attenti e a mantenere la distanza di sicurezza.
Secondo quanto si apprende, nelle ultime ore diversi Trigoni sono stati avvistati lungo la costa di San Benedetto del Tronto, anche piuttosto vicini alla riva. Secondo quanto spiega il professore Alberto Felici, esperto in fauna marina, questi pesci pericolosi possono essersi avvicinati così tanto alla costa per diversi motivi:
“Le variabili possono essere molte, ma, secondo alcuni studi, questi animali risentono dell’aumento della temperatura dell’acqua. Ciò influenza il loro metabolismo e la tendenza alla riproduzione, così si avvicinano alla riva per ricercare del cibo e per le loro attività riproduttive“.
Così spiega il professor Felici. Intanto la Capitaneria di porto tiene in allerta i bagnati precisando di mantenere la distanza di sicurezza.
Il veleno di questi esemplari si trova nella loro coda, dove si trovano anche gli aculei; in genere il “morso” avviene quando un soggetto inciampa nel pesce. A quel punto l’animale infila l’aculeo della coda nel piede o nella gamba della vittima, rilasciando il veleno. Può capitare che i frammenti del rivestimento dell’aculeo possono rimanere nella ferita aumentando il rischio di infezione; in quel caso è necessario farli rimuovere in ospedale. I sintomi in genere sono nausea, vomito, diarrea, debolezza e nei casi più gravi anche respiro affannoso. La ferita tuttavia è evidente e quindi si può e si deve intervenire immediatamente. L’arto leso deve essere tenuto sollevato per parecchi giorni. In qualche caso è necessaria la terapia antibiotica ed eventualmente la chiusura chirurgica della ferita.
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