I comportamenti del gatto a volte sono misteriosi e incomprensibili agli occhi dei loro padroni, ma cercare di decifrarli è un buon punto di partenza per instaurare una relazione amorevole con loro. Per esempio a volte capita che il gatto faccia la così detta “gobba”, inarchi cioè la schiena tirando indietro le orecchie. Perché lo fa? Solitamente il gatto assume questa posizione quando si sente in pericolo, ha paura e si vuole difendere da un avversario. A volte però capita che lo faccia anche a casa, mentre sta giocando e si trova con il suo padrone. Questo atteggiamento non deve spaventare se non è accompagnato da graffi o morsi, ma significa solo che il gatto è impaurito.
Allo stesso modo, una coda e un pelo gonfio indicano che il micio ha paura e si sente aggredito: si prepara quindi a difendersi (se si trova con altri gatti), oppure indica al suo padrone di stargli lontano e non toccarlo. Capire questi piccoli comportamenti permette al padrone di aiutare il gatto a superare le sue parole e a tranquillizzarlo: per falo è importante parlargli in maniera dolce e con parole ripetitive che il gatto inizierà a comprendere a poco a poco.
Inoltre, per calmare un micio spaventato si può accarezzarlo e dirgli quanto gli volete bene: è provato che i gatti riescono a comprendere le parole positive e i segnali d’amore lanciati dai loro padroni. Se il gatto invece gonfia la coda e si mostra aggressivo senza ragione, può anche arrivare a graffiare il padrone; in questo caso non urlategli contro (il micio si spaventerebbe e basta), ma ditegli un “No” con voce decisa, magari prendendolo per la colottola e scuotendolo leggermente, come faceva la sua mamma quando era piccolo.
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