È rimasta con lui fino alle fine, per non farlo morire da solo. Un gesto di un’umanità straordinaria quello di Janine Guido che, dopo aver trovato un cane in fin di vita, ha deciso di passare con lui le ultime ore. E gli ha anche dato un nome: Watson. “Ho guardato i suoi occhi, era esausto, lanciavano un messaggio chiaro, aveva deciso di smettere di lottare e di lasciarsi andare – ha raccontato poi sui social la Watson, una volontaria dell’Animal Rescue – Watson si trovava al veterinario, l’abbiamo ricoverato dopo che un ragazzo lo ha trovato accasciato a terra, da solo, in un parco. Era malnutrito, la sua pelle era piena di ferite infette e aveva un grosso tumore canceroso sulla zampa posteriore. Il cancro, sfortunatamente, aveva preso il sopravvento. La cosa più brutta era che io non potevo aiutarlo in nessun modo.
C’era solo una cosa da poter fare, rimanergli accanto e accompagnarlo verso il ponte dell’arcobaleno. Nessuno merita di morire da solo”. La donna ha deciso di rimanere in ambulatorio col cane: “Ho preso una pila di coperte e mi sono addormentata con lui. Siamo rimasti abbracciati per tutta la notte. Lui ha dormito tutta notte, serenamente. Io mi sono addormentata piangendo e mi sono svegliata piangendo. Non so se lui avesse mai dormito, prima di allora, tra delle braccia piene d’amore. Quando si è svegliato la mattina successiva, era ancora più stanco del giorno prima. Non mangiava e non dormiva, ha iniziato a girarsi su se stesso e poco dopo è volato in cielo. Lo conoscevo da poco, ma non uscirà mai dal mio cuore. Ringrazio il Signore ogni giorno, per avermi permesso di tenerlo abbracciato l’ultima notte”.