Cani e gatti grassi, è un bene? Assolutamente no. Difficile resistergli quando chiedono un biscotto in più, ma ecco perché bisogna farlo: se il vostro amico a quattro zampe è obeso forse significa che è anche infelice. E il problema potreste essere proprio voi proprietari.
Spesso sembra impossibile resistere a un cane che fa gli occhioni dolci per supplicare un pezzo di cibo in più o quel biscotto di troppo. A volte capita proprio mentre siete a tavola o mentre cucinate, e il vostro amico a quattro zampe vi fissa implorante con i suoi occhi dolcissimi. Come resistere a quello sguardo? Ecco che allora subentra lo spuntino di troppo, l’avanzo del pranzo o il biscotto sfizioso. Delle piccole negligenze che apparentemente non fanno male a nessuno, ma che invece possono portare l’animale a diventare sempre più grasso e spesso perfino obeso.
La questione non è certamente estetica, anzi, spesso cani e gatti in sovrappeso sono perfino più teneri e buffi. Ma, proprio come nel caso di noi umani, i chili di troppo non sono mai un bene per la salute fisica e mentale. È fondamentale dunque trattenersi, evitare di lasciarsi andare e non assecondare l’animale domestico. Ne va del suo benessere: basti tenere a mente che, in realtà, un cane grasso è tutt’altro che felice.
Molti studi dimostrano infatti che cani e gatti grassi vivono tendenzialmente di meno e che la loro qualità di vita è più bassa. I rischi di incappare in alcuni problemi di salute aumentano insieme ai chili di troppo, accompagnati da disturbi emotivi e da un’infelicità di base. A sollevare seriamente la questione è Deborah Linder, nutrizionista e veterinaria a capo della clinica Tufts per animali obesi. L’esperta spiega che la colpa dell’obesità di questi animali è da attribuire proprio agli umani: “Uno degli errori più frequenti che facciamo è manifestare agli amici a quattro zampe il nostro amore attraverso il cibo, vissuto come gesto d’affetto, premio o ricompensa”.
Cosa fare, dunque? Innanzi tutto è bene tenere a mente il parere degli esperti in merito. Ogni volta che cani o gatti vi guardano come cuccioli imploranti non lasciatevi conquistare, e ricordate che negandogli quel biscotto state facendo loro del bene. Proprio come nel caso dei bambini piccoli, alcuni ‘no’ educativi sono necessari per proteggerli. In secondo luogo individuate, facendo un’analisi onesta del vostro rapporto quotidiano con l’animale domestico, le cattive abitudini da eliminare. Fissate nuove regole, condividetele con tutti i componenti della famiglia, e impegnatevi insieme a rispettarle.
La dottoressa Linder consiglia di trovare un sostituto non commestibile del cibo-spuntino, che funzioni da palliativo o da gioco. Potete inoltre dividere la razione di cibo in più parti ed accorciare così i tempi di digiuno dell’animale: avendo già mangiato solo una porzione di cibo previsto, potrete accontentare l’animale dandogli il resto a più riprese. Insomma, con un po’ di ingegno le soluzioni sono molteplici: l’importante è sapere che, in fondo, cani e gatti grassi non sono né felici né in salute.
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