70 mila pecore trovate su un “forno galleggiante”: la scoperta agghiacciante

Un gregge di 70 mila pecore è stato trovato a bordo di un “forno galleggiante“. La scoperta agghiacciante ha rivelato il motivo di tale carico. Dopo ben due rifiuti di esportazioni di animali vivi, una grande società ha subito gravi accuse. La compagnia infatti è accusata dall’Animals Australia della morte di oltre 1,5 milioni di pecore a bordo delle sue navi.

L’azienda di esportazione, nonostante in divieti messi in atto durante la pandemia da Covid-19, aveva chiesto il permesso di esportare 56 mila bovini in Australia; ma aveva ricevuto un rifiuto da parte del Dipartimento dell’Agricoltura. Così la compagnia si è diretta in Sudafrica, dove l’aspettava un carico di 70 mila pecore.

Il mistero delle 70 mila pecore

L’azienda del Kuwait però, dopo aver navigato vuota fino alle coste Sudafricane, ha trovato l’Nspca ( National Council of Societies for the Prevention of Cruelty to Animals) ad attenderla. Grazie alle segnalazioni di gruppi di animalisti, l’ente nazionale ha scoperto le intenzioni della compagnia di esportazioni di animali di voler aggirare le leggi e i controlli di sicurezza. L’Nspca ha dunque ottenuto un’ingiunzione urgente dall’Alta Corte che impedisse alla compagnia di caricare le pecore sulla nave. Dall’Animal Australia spiegano:

Per ora, 70 mila pecore sono al sicuro dall’esportazione. E mentre possiamo celebrare questa vittoria storica del tribunale per gli animali, sappiamo che si tratta solo di un blocco temporaneo. Il processo di terrà a metà luglio ma sappiamo che i legali del Nspca daranno il massimo per opporsi e questa e altre società che mettono gli animali davanti al più crudele dei destini“.

Secondo quanto si apprende infatti, oltre alle leggi messe in atto durante la pandemia, le autorità australiane hanno stabilito che il trasporto degli animali in estate è crudele e per questo andrebbe bloccato. È importate sapere infatti che le navi da carico vengono dette “forni galleggianti” in estate, perché durante questa stagione all’interno delle imbarcazioni si raggiungono temperature elevatissime. Questo è spesso causa della morte di animali che non sopravvivono ai colpi di caldo e alla disidratazione. 

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