Il Megalodonte è uno squalo dalle dimensioni pazzesche. Un mostro marino realmente esistito fino a 3,6 milioni di anni fa. Eppure ci sono diverse testimonianze che concordano su avvistamenti che fanno che l’animale sia ancora in vita. Tra i vari filmati il più recente testimonia un avvistamento tra le acque nella fossa delle Marianne. Il dubbio si è insinuato già dal 2013, quando alcuni filmati sono stati girati a bordo di un peschereccio a largo del Sud Africa.
Si pensa infatti che sia proprio il Sud Africa la zona in cui il grosso predatore abbi abitato per milioni di anni. Il Megalodonte è una creature dalle dimensioni enormi. Può raggiungere il 20 metri di lunghezza e pesare quanto uno yacht di medie dimensioni. I suoi denti sono più grandi di una mano umana. La riprova dell’esistenza di questa grandissima specie di squalo, è fornita dal ritrovamento di reperti archeologici che ne testimoniano senza dubbio la presenza.
Secondo gli scienziati il Megalodonte si è estinto più di 3,6 milioni di anni fa. Tuttavia sono in tanti a chiedersi come sia possibile che il mare in grado di sfamare grossi cetacei come le balene, non sia stato in grado di garantire la sopravvivenza del Megalodonte. Ed è proprio da questa domanda che si è insinuato il dubbio: e se questo grosso predatore in realtà non si fosse mai estinto? Dai filmati girati il 5 aprile del 2013 dal peschereccio a largo del Sud Africa, sono emerse negli anni tante altre testimonianze, provate dal supporto di diversi video. Tra tutte le testimonianze vi riportiamo quella di un giovane che ha avvistato una creatura dalle dimensioni preoccupanti nelle acque dell’Oceano Pacifico.
Il Megalodonte ancora oggi, si continua a studiare. Utilizzando i reperti dei denti ritrovati, uno studio pubblicato su PeerJ, autorevole giornale scientifico, ha dato la ‘colpa’ dell’estinzione del grosso predatore allo squalo bianco. I ricercatori, a sostegno dei questa tesi, hanno riesaminato i fossili rinvenuti in California e in Messico, dove hanno trovato prove che indicherebbero il rapporto di antagonismo tra il Megalodonte e lo squalo bianco. Quest’ultimo anche se più piccolo, è stato più agile e si è adattato con più naturalezza alle temperature più diverse.
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