“Vietate le pellicce”: Daniela Martani, dal Grande Fratello alle proteste animaliste

L’ex concorrente del Grande Fratello, Daniela Martani, scende in politica e propone un progetto di legge per vietare l’uso delle pellicce in Italia. “Vietate le pellicce”, questo è il grido di protesta della ‘pasionaria Alitalia’. Daniela da tempo ormai, si batte per i diritti degli animali. Dopo svariate iniziative personali e pubbliche, ha deciso di scendere in campo per promuovere il suo progetto animalista e ambientalista. La Martani ha deciso di aderire all’Ape, così da poter proporre un progetto di legge al Governo. Le dichiarazioni dell’ex concorrente dell’edizione 2009 del Grande Fratello, sono state decise.

Ecco cosa ha detto la Martani: “La crisi dell’ambientalismo ci pone di fronte alla sfida di riportare l’ecologismo al centro del dibattito politico. L’accresciuta sensibilità sociale alle tematiche sulla tutela degli animali e sulla salvaguardia dell’ambiente hanno assunto un consistente peso nell’opinione pubblica. Serve un soggetto verde per una ripartenza forte e nuova”.

Daniela Martani entra a far parte di Ape

Daniela Martani, ha annunciato in una nota la sua adesione ad Alleanza Popolare Ecologista (Ape). Nello specifico l’ex gieffina, avrà la delega alla tutela e al benessere degli animali. La Martani spiega: “L’estinzione del partito dei Verdi e del Movimento Animalista, ha condotto l’ambientalismo istituzionale a fare più nulla per il Paese. Creando una disaffezione generalizzata in politica sulle questioni che riguardano le future generazioni e gli ultimi tra gli ultimi. Il mio impegno a sostegno della questione animale e per un paese migliore sarà ancora più forte con Ape”.

Progetto di legge per vietare l’uso delle pellicce in Italia

Nella nota, la Martani illustra il modo in cui è decisa ad attivare concretamente la sua iniziativa. Daniela ha infatti dichiarato: “La mia prima azione concreta, sarà lavorare a un progetto di legge che vieti la vendita delle pellicce per fermare così un mercato di morte che ingenera inutili sofferenze a esseri innocenti. La pelliccia non ha alcuna utilità. Non è un prodotto funzionale a scaldare e riparare dal freddo. È una fiera della vanità fondata sulla crudeltà che non ha più ragione di esistere. Il mio ‘Pdl pellicce’ abolirà automaticamente tutti gli allevamenti intensivi dove gli animali sono costretti a sopravvivere quasi immobilizzati, confinati in minuscole gabbie in attesa di essere scuoiati”.

In Italia come in America, sono i cittadini a volerlo

Daniela Martani inoltre tende a precisare: “Alla base della decisione di mettere al bando questa attività c’è il rispetto dell’ambiente e del benessere degli animali, ma soprattutto ascoltare l’86% degli italiani contrario a questa pratica orribile, fondata su abusi e torture. L’evoluzione dei costumi sociali ha dotato San Francisco di un provvedimento che vieta la vendita di pellicce, diventando la più grande città americana ad adottare una tale misura per proteggere gli animali”.

Non solo l’America ma anche gran parte dell’Europa

Molti paesi, hanno deciso di abolire la vendita delle pellicce, Daniela Martani spiega: “Successivamente è stata seguita nell’esempio ‘fur-free’ anche da Los Angeles, la quarta città più grande del mondo. La Norvegia è una delle ultime nazioni che in Europa ha emesso dei divieti e delle sanzioni per la presenza di allevamenti da pelliccia, ma paesi come Repubblica Ceca, Olanda, Austria, Regno Unito, Croazia, Serbia, Slovenia, Macedonia, Bosnia, Germania e Belgio hanno abbandonato già questo mercato immotivato di dolore. Il futuro è chiaro e gli altri paesi dell’Ue ce lo stanno indicando”.

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