Situazione allarmante in pieno centro a Milano, vicino alla stazione centrale sono stati avvistati, decine di uccelli morti in strada. Ancora non si hanno notizie certe sulle cause della strage. Ma le ipotesi avanzate sono molteplici. Le immagini che vi riportiamo, sono scattate questa mattina 18 novembre, e sono fornite in esclusiva da VeletMag. Come nel caso analogo, che qualche giorno fa si è veirficato a Genova, i motivi sono ancora incerti.
Da alcune ipotesi formulate anche in merito alla situazione verificatasi, qualche giorno fa alla Foce, la causa primaria potrebbe essere il freddo. Anche a Genova infatti, decine di storni morti, nelle aiuole di piazza Paolo da Novi, alla Foce. Ovviamente l’allarme sale e in molti adesso si chiedono cosa stia decimando gli uccelli, non solo in Italia, ma anche all’estero, dove episodi simili si sono verificati per esempio in Olanda.
Da quello che affermano gli esperti, una risposta certa, al momento, non è ancora possibile. Il presindete di Enpa Genova, infatti aveva dichiarato, nei giorni scorsi: “Mi risulta siano circa una settantina gli uccelli trovati morti la causa precisa è ancora sconosciuta, sono episodi che avvengono periodicamente, è successo un paio di settimane fa all’Aquila, a gennaio a Roma”. Baroni avrebbe ancora osservato: “Ci si interroga parecchio sui motivi si va dal maltempo ai campi elettromagnetici. Il problema è che degli storni e del loro comportamento ancora poco si sa. Ma sono uccelli che vivono nello stesso gruppo e si muovono praticamente sincronizzati: io propendo per la causa meccanica. Non so quale sia quella in questione, ma capita che si ritrovino tutti sullo stesso cavo elettrico e restino fulminati, o che sbattano tutti contro la stessa vetrata, magari per una folata di vento”.
Tra le cause più acclarate, ovviamente risalta il riscaldamento globale, che sta inevitabilmente creando dei grossi danni alla flora e alla fauna del nostro paese. Gli animali, si trovano infatti disorientati spesso dai climi alterati e questo per loro può essere enormemente compromettente. A tal proposito il presidente dell’Enpa di Genova, Baroni, ha spiegato: “Il periodo di migrazione degli stormi è questo, di norma. Il cambiamento climatico influisce sulle migrazioni più che altro in termini di cibo: se è più è caldo più ci sono più insetti in giro, le foglie cadono più tardi e gli alberi restano fioriti più a lungo, e gli uccelli tendono a ritardare la migrazione”.
Nelle settimane scorse, dall’Olanda era giunto un video divenuto virale sul web, nel quale si vedevano centinaia di uccelli morti. A questo video, si era aggiunta una didascalia allarmante che informava che la causa della strage di uccelli fosse l’attivazione della rete 5G. Tuttavia è immediatamente arrivata una smentita ufficiale. Infatti, il fatto in se è accaduto in Olanda. Il ritrovamento di 297 uccelli morti è stato riportato dalla stampa locale, senza alcun tono allarmistico, riferito alla tecnologia e l’attivazione di nessun impianto di rete 5G.
Un magazine olandese per smentire la notizia allarmistica, sulla relazione tra la strage degli uccelli e l’attivazione della rete 5 G, ha spiegato che nelle vicinanze del luogo in cui il fatto è accaduto, non si trova per il momento nessun impianto per la tecnologia 5 G. Inoltre, Eric van Rongen, presidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP), afferma come simili effetti siano altamente improbabili se collegati proprio al servizio 5 G.
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