I dipendenti di Roma Capitale, potranno portare i loro cani e/o i loro gatti in ufficio, lo ha stabilito una delibera consiliare presentata dal gruppo di FdI alla commissione capitolina Ambiente. I proprietari di animali domestici, potranno recarsi sul loro posto di lavoro in compagnia dei loro amici a 4 zampe, purché siano in possesso di guinzaglio o trasportino. Così è stata stabilito dalla delibera approvata il 2 ottobre 2018. Il documento da mandato ai dipartimenti di Tutela Ambientale e Gestione del Personale di emanare un apposito regolamento che contenga le norme igienico-sanitarie per la convivenza con gli amici a quattro zampe. La delibera, approvata, è stata solo momentaneamente accantonata, in moda da rendere a norma tutti gli uffici, dando così la possibilità di inserire le regole disciplinari necessarie. Il capogruppo di FdI, Andrea De Priamo, ha spiegato: “Per noi è positivo che sia stato preso l’impegno a inserire norme regolamentari che prevedano, solo in presenza di adeguate condizioni igienico sanitarie e previo il consenso dei dipendenti capitolini, l’accesso degli animali di affezione di piccola taglia negli uffici. Se questo indirizzo verrà attuato Roma potrà davvero definirsi Capitale amica degli animali”.
Avrebbe poi aggiunto, De Priamo, illustrando la situazione attuale: “La proposta, al momento, viene accantonata in attesa dell’elaborazione di un emendamento ma è sposata in pieno dalla maggioranza”. Ovviamente la delibera dovrà tenere conto di tante causali importanti, che potrebbero compromettere o meno l’attuazione del nuovo piano regolamentare. Come infatti ha specificato Daniele Diaco presidente della commissione Ambiente: “Si deve tener conto di alcune situazioni come, per esempio personale allergico agli animali domestici che non potrà essere obbligato a stare in posti dove ci sono cani o gatti”. Salvo particolari controversie, il progetto rappresenterebbe un enorme passo avanti e potrebbe essere una soluzione concreta, ai problemi che affliggono, tanti dei nostri amici a 4 zampe, quali solitudine e depressione. Certo, ciò non deve creare problematiche ai dipendenti, che pur rispettando gli animali, sono impossibilitati a convivere con loro, a causa di gravi patologie allergiche, in questi casi specifici, sarà opportuno semplicemente suddividere in ambienti diversi, permettendo a tutti di stare bene.
Come gestire la presenza degli animali in ufficio? L’animal manager può essere d’aiuto
L’animal manager, una figura nuova in Italia. Anche se nel nostro Paese non esiste ancora un corso di studi qualificante, molti sono gli indirizzi universitari a cui rivolgersi, come medicina veterinaria, scienze naturali, scienze biologiche, zootecnia. È fondamentale, quindi, una formazione che preveda studi inerenti al mondo animale, capaci di trasferire conoscenze e competenze specifiche. Una formazione che va implementata con specializzazioni post-laurea ed esperienze lavorative sul campo, capaci di definire un profilo completo dell’animal manager per avere una conoscenza sempre più profonda di tutto il mondo animale e non solo dei pet più comuni. Proprio come Nicola Melillo, l’animal manager che abbiamo contattato. Questa figura ha anche ottime capacità di tipo manageriale: è in grado quindi di crearsi una rete di contatti e di collaboratori di fiducia che possano soddisfare pienamente le richieste che riceve. In pratica, si tratta di un consulente in grado di supportare i proprietari di animali domestici nella gestione quotidiana dei loro “amici” e di rispondere ai dubbi più comuni sul rapporto con loro.