“L’esperto risponde”- Anaplasma, la malattia dalle zecche: cause, sintomi e terapie

La salute dei nostri amici a 4 zampe è un bene di primaria importanza, per questo è importante sapere, cause, sintomi e terapie delle malattie più diffuse, tra gli animali da compagnia. Anaplasma è una malattia infettiva trasmessa dalle zecche, meglio dette “zecche del bosco” (Ixodes ricinus), chiamate così proprio perché, si trovano nelle zone rurali e attaccano diversi animali, persino l’uomo. Questi parassiti si nutrono di sangue e possono essere portatori di infezioni più o meno gravi che trasmettono durante la puntura. I più attaccati dalle zecche del bosco sono i cani; una volta contagiato il cane, il batterio si insedia all’interno dei globuli bianchi del sangue, causando nell’animale danni progressivi come dolori cronici agli arti e, in casi più rari, disturbi neurologici. Alcuni soggetti sviluppano anche danni irreparabili ai reni e all’intestino. L’anaplasmosi si manifesta all’improvviso, dopo circa quindici giorni di incubazione del batterio, i sintomi sono la febbre alta, inappetenza, gonfiori articolari e difficoltà nel movimento. Può succedere che i sintomi possono non essere chiari e manifestarsi all’improvviso, una diagnosi precoce permette però una guarigione completa. E’ sufficiente, ma indispensabile, un prelievo di sangue, attraverso quale, il veterinario può verificare in pochi minuti se l’animale è positivo ed iniziare così la terapia corretta.

Una delle problematiche più preoccupanti dell’anaplasma è che, come le altre malattie infettive, può portare alla coinfezione, ovvero la possibilità che un animale già debilitato, da una prima infezione, può contrarre con più facilità altre infezioni, trasportate da altri parassiti. Quindi è sempre importante verificare che un soggetto con anaplasmosi non sia anche portatore di altre malattie trasmesse da zecche o da vettori come leishmaniosi e/o la filariosi. La terapia specifica è sicuramente a base antibiotica, ma come in ogni caso, è opportuno chiedere il consulto di un veterinario. La prognosi, nel momento in cui l’infezione è identificata e trattata precocemente, può essere abbastanza positiva: la sintomatologia può scomparire completamente. Non è disponibile la vaccinazione, ma l’utilizzo di repellenti topici e di altro tipo, seguendo la prescrizione del veterinario, oltre all’ispezione e rimozione giornaliera delle zecche, sono utilissime a salvare il nostro amico animale.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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