Succede nell’Idaho, uno stato situato nella parte nord-occidentale degli Stati Uniti d’America, un piccolissimo gatto rifiutato dalla madre, ha trovato qualcuno che lotta per lui e se ne prende cura. Gli eroi in questo caso sono i componenti di una famiglia, che vivono nella zona rurale dell’Idaho. Annalise Bruke insieme alla madre, hanno trovato nel proprio orto due gattini appena nati. Le due donne erano andate a cercare un gatto più grande che il giorno prima, si era presentato a casa loro, cercando cibo; ma di “mamma gatto” nessuna traccia. I due cuccioli sono apparsi molto deboli, tanto che purtroppo uno è morto quasi subito; la denutrizione dei due piccoli felini, aveva fatto pensare alla famiglia Bruke, che la madre li avesse abbandonati. La triste rivelazione, è arrivata poco dopo: dopo qualche ora, la gatta si è ripresentata alla porta di Annalise, ma non ha dimostrato nessun interesse ad allattare il cucciolo rimasto in vita.
Non sapendo come fare, la signora Bruke e la figlia, hanno portato il gatto al gattile cittadino, ma la sorpresa è avvenuta al loro rientro in casa. Da sotto il capanno nell’orto, hanno iniziato a sentire dei deboli miagolii, Annalise ha preso a scavare nella terra esclamando: “C’è un terzo gattino!“. Riuscita a prendere il micetto, si è resa conta che essendo ricoperto di sporcizia ovunque, il piccolo non riusciva nemmeno a respirare; essendo ormai il centro veterinario chiuso, decide di portare il gattino, piccolo meno del palmo di una mano, dal vicino allevatore di capre, così da recuperare un po’ di latte. Quella notte tutta la famiglia Bruke è rimasta a vegliare sul gattino, che nonostante ancora in vita, riversava in cattive condizioni, tanto che il mattino seguente il veterinario aveva proposto alla famiglia di “farla addormentare per sempre”, ma i Bruke, hanno avuto speranza. Nelle due settimane successive Annalise non è andata a lavoro per dedicarsi completamente a Gemma, così è stata battezzata la gattina; il miracolo è avvenuto: Gemma ha iniziato a crescere e a comportarsi come un normale gattino, vispo e piena di vita. L’amore dei suoi “genitori adottivi” l’ha salvata.