Il Golden Retriever Buddy era un giovane cane da soccorso che faceva parte di un’unità cinofila del bergamasco. È morto dopo aver ingerito dei bocconcini avvelenati
Di dubbi ce ne erano veramente pochi, ma ora anche ulteriori analisi hanno confermato che il povero Buddy, un giovane Golden Retriever addestrato al soccorso e al salvataggio di vite umane, è morto per avvelenamento. La sua storia ricorda molto quella di Kaos, il cane eroe che salvò tante persone ad Amatrice nei giorni successivi al terremoto e che è stato avvelenato solamente qualche settimana fa. Buddy, due anni ancora da compiere, è deceduto dopo nemmeno un’ora dalla sua ultima passeggiata nei boschi tra Torre Boldone e Ranica, nel bergamasco. Una fine atroce per il cucciolone, nel cui stomaco sono state trovate evidenti tracce di veleno.
Il cane passeggiava nei boschi
Tutto comincia un tranquillo pomeriggio di fine agosto, quando il quattro zampe stava passeggiando con la sua addestratrice, Alessandra Dalla Betta, tra i boschi. Durante la consueta gita, però, il cucciolone ha iniziato a stare male ed è tornato a casa strano, più spossato che mai, e dopo pochi minuti ha cominciato ad avere la bava alla bocca. Soccorso e portato dal veterinario, Buddy è morto dopo un’oretta. Secondo la donna, a uccidere il cane sono stati dei bocconcini avvelenati, degli involtini all’interno dei quali, purtroppo “c’era altro”. Un dispiacere enorme per l’addestratrice, che però puntualizza: “Quando ha cominciato a circolare la notizia della sua morte, ho letto messaggi che proprio non mi sono piaciuti. Non vorrei che questo episodio si trasformasse in una campagna di odio“.
Un mistero sul motivo
Buddy e la sua addestratrice facevano parte di una unità cinofila. Lei è una volontaria del Nucleo da soccorso Argo degli alpini di Fiorano al Serio, in Val Seriana, Buddy era specializzato nella ricerca dei dispersi in superficie. Nonostante la giovane età, il cucciolone aveva alle spalle già due interventi di ricerca di persone disperse in montagna. In un post su Facebook il Nucleo cinofilo ha sottolineato la grande amarezza, dovuta anche al fatto che Buddy “potrebbe essere stato ucciso dalla cattiveria di chi un domani potrebbe avere bisogno dell’intervento di un cane come lui”.
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