Stavano facendo una passeggiata con il loro cucciolo quando hanno visto un buco nel terreno. Poi l’inevitabile tragedia
Giovedì mattina presto, la famiglia Evans stava portando a passeggio il loro cucciolo, MJ, quando improvvisamente lo ha visto scomparire. All’inizio non capivano cosa fosse successo ma poi si resero conto che nel terreno c’ero un buco molto profondo e che, probabilmente, MJ era finito là dentro. Si trattava di una congiunzione alla rete fognaria e il piccolo rischiava di finire risucchiato negli scarichi.
Il piccolo era appena arrivato
Erano passati solo pochi giorni da quando il pelosetto era arrivato nella sua nuova casa e la famiglia Evans era già profondamente innamorata di lui. Così, sapendo che il tempo era essenziale, i due coniugi hanno immediatamente avvertito i pompieri di Charlotte che, pochi minuti dopo, sono corsi sul luogo della scomparsa. “Hanno afferrato le loro pale e hanno iniziato a scavare intorno all’apertura, sperando che non fosse troppo profondo – ha detto a The Dodo il capitano Jackie Gilmore, un ufficiale di informazione pubblica con i vigili del fuoco – Ma mentre stavano scavando, lo scarico si è fatto sempre più profondo e profondo, e così hanno capito di aver bisogno di attrezzature pesanti“.
Il buco era profondo
Vista la gravità della situazione, anche il dipartimento dell’acqua di Charlotte ha deciso di collaborare alle operazioni di soccorso. Non era semplice scavare: per assicurarsi che MJ potesse respirare, i vigili del fuoco pomparono ossigeno nel tubo. “Abbiamo preso le stesse precauzioni di sicurezza che avremmo preso quando si cerca di salvare un essere umano“, ha aggiunto Gilmore. Quando arrivò il dipartimento dell’acqua, inoltre, infilarono una telecamera nel buco, cercando di individuare la posizione esatta del cucciolo. Per raggiungere MJ, i soccorritori hanno scavato una fossa profonda quasi 2 metri a mezzo. Ci sono volute oltre 4 ore, ma alla fine ce l’hanno fatta. “È stato un momento gioioso quando siamo riusciti ad afferrare il cucciolo – ha concluso – tutti applaudivano, i proprietari poi hanno iniziato ad abbracciare tutti”. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, perché una vita è sempre una vita.
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