Una piccola cagnolina bianca, chiamata Luce, è stata trovata sepolta viva. Soccorsa, è riuscita a dare alla luce ben 11 cuccioli. Poi la tragedia
È stata legata e sepolta viva, incinta di 11 cuccioli. Lei è, anzi era, Luce, così è stata chiamata la cagnetta bianca ritrovata in condizioni disperate nella periferia di Marano Marchesato, in provincia di Cosenza. Chi l’ha vista ha immediatamente chiamato i soccorsi, e sono anche intervenuti il sindaco e i Carabinieri. Il quattro zampe è stato portato nel più vicino centro veterinario, ma è entrato in coma. Ha partorito i suoi cuccioli, due dei quali non ce l’hanno fatta. “Madre Coraggio”, così è stata soprannominata, ha portato a termine il suo “miracolo”, un gesto d’amore inneggiante alla vita. Poi, non ce l’ha fatta, sopraffatta dalla cattiveria del suo proprietario, ed è morta.
“Continuo a non dormire la notte al ricordo di quel musetto, di quello che ho visto sotto il fogliame” ha dichiarato visibilmente scossa, Gisella Grande, presidente della sezione di Cosenza della Leidaa, la lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, fondata dalla deputata di Forza Italia, Michela Brambilla. I nuovi nati sono stati curati, allattati con i biberon e ora aspettano solamente di essere adottati. L’esponente di centrodestra si è presentata nella sala conferenza della Camera con un cesto dove all’interno c’erano i cuccioli, criticando in prima battuta l’assenza di una dichiarazione programmatica in materia di materia di maltrattamento di animali da parte della nuova coalizione di governo.
“Non avevo mai visto una storia così — ha dichiarato – Va sbattuta in faccia a chi crede che gli animali siano bestie. Il responsabile non verrà mai trovato. Ma se anche lo trovassero rischierebbe appena due anni e godrebbe della sospensione della pena. Ci dev’essere da parte di tutti una grandissima indignazione. Chiedo all’Italia di indignarsi e schierarsi al mio fianco nella battaglia per cambiare le cose, qui in Parlamento. Anche se il premier Conte ha dato pochi e generici cenni”. La Brambilla ha presentato una proposta di legge per aumentare fino a 5-6 anni le pene previste per il maltrattamento e l’uccisione di animali. Questa triste vicenda auspichiamo possa essere da stimolo per i legislatori, perché vicende del genere portino a un condanne serie e certe.
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