Qui la zampa

Soccorre un cigno nero in difficoltà, ma le cose non sono come sembrano [FOTO]

Alcuni passanti trovano un cigno nero in difficoltà e decidono di avvisare la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals. Ma le cose non sono come sembrano

Quando alcuni passanti hanno visto un cigno nero camminare intorno a un laghetto a Manchester, in Inghilterra, hanno subito capito che qualcosa non andava. L’animale sembrava molto sofferente, senza contare che cigni neri nella zona erano più unici che rari. Così hanno chiamato i volontari della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Rspca) che una volta sul posto hanno capito che il pennuto non era affatto nero. Anzi.

Il cigno nero non era così

Il cigno, infatti, in qualche modo era stato completamente ricoperto di olio denso, che aveva trasformato le sue penne immacolate. Era talmente intriso in quella strana sostanza che i suoi soccorritori temevano che l’uccello avesse ingerito una parte della sostanza. Per questo hanno deciso di portarlo rapidamente allo Stapeley Grange Wildlife Center, per farlo controllare da mani esperte.

Un soccorso tempestivo

“Non è raro per noi avere a che fare con uccelli o uccelli acquatici le cui piume sono ricoperte di liquidi contaminanti come l’olio da cucina, l’olio motore o diesel, ma questa è stata la peggiore situazione che ho mai visto – ha detto al sito The Dodo Lynsey Cale, una assistente dello Stapeley Grange Wildlife Center – Inizialmente, io e il mio collega Rob abbiamo scherzato sul fatto che si trattava di un cigno nero, in quanto la copertura dei contaminanti era davvero troppo ampia”.

Ha avuto bisogno di molti lavaggi

Per ripulire l’animale ci sono voluti diversi lavaggi. “La nostra prima preoccupazione era di lavare l’uccello il più rapidamente possibile – ha aggiunto la Cael – per evitare che ingerisse il materiale tossico”. Fortunatamente ora il cigno è tornato in libertà. Ma sarebbe potuto finire molto male. Ecco cosa succede quando si gettano via liquidi inquinanti senza pensare alle conseguenze.

Photo Credits Facebook

Redazione VelvetPets

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