A poche ore di distanza e lontane centinaia di chilomenti sono state ritrovate due esemplari di tartarughe azzannatrici molto pericolose a causa dei loro morsi: le forze dell’ordine hanno iniziato un’indagine per rscoprire come hanno fatto ad arrivare così lontano dal loro habitat naturale.
Sembra incredibile eppure a poche ore di distanza e soprattutto lontane centinaia di chilomentri, sono state ritrovate due tartarughe azzannatrici: entrambi gli esemplari appartengono alla specie di chelydra serpentina e una si trovava a Lodi mentre l’altra è stata rinvenuta in un parco pubblico vicino Napoli. Il ritrovamento di queste due testuggini ha allertato le forze dell’ordine che ora sono all’opera per scoprire come siano riuscite ad arrivare così lontane dal loro habitat naturale.
Le tartarughe azzannatrici prediligono infatti le acque stagnanti o i fiumi a lento corso e appartengono ad una specie originaria del nord America molto pericolosa per l’uomo: è risaputo della voracità dei loro morsi, capaci di staccare le dita ad una persona adulta. Va inoltre sottolineato che la detenzione di simili animali è vietata per legge e questo aggrava ancora di più la posizione dei responsabili.
A Lodi la tartaruga è stata ritrovata mentre erano in corso alcuni lavori idraulici: pesa 8,5 kg, è lunga 35 centimetri ed è uno dei più grandi di quella specie mai sequestrati in Italia. A Napoli invece i carabinieri sono stati allertati da una segnalazione e hanno potuto rilevare la testuggine abbandonata in una villa comunale. In entrambi i casi si indaga su abbandono di specie pericolosa poichè questi due esemplari sono stati sicuramente presi illegalmente e poi lasciati allo stato brado nonostante le conseguenze.
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