Il Comune dice basta: niente più animali esposti nelle macellerie

In occasione dellaSanta Pasqua e delle sempre più insistenti proteste da parte degli animalisti, il Comune di Napoli ha preso una storica decisione: niente più animali morti esposti nelle vetrine delle macellerie.

Il Comune di Napoli ha deciso di prendere una decisione storica: in occasione della Pasqua è stato vietato alle macellerie della città di esporre in vetrina o per strada animali morti in vendita. La legge, applicata per la prima volta nel comune partenopeo, costituisce una novità assoluta in Italia: secondo il Servizio Promozione e Tutela della Salute e degli Animali di Napoli non esistono infatti dei precedenti in materia.

“Vedere oggi capretti e agnelli scuoiati, con occhi vitrei, appesi a testa in giù nelle vetrine delle macellerie è uno spettacolo che a molti fa male, soprattutto ai più piccoli. La Pasqua porta con sé questa tradizione alimentare che comporta la macabra usanza dell’esibizione dei corpi degli animali. Una modalità crudele”, ha sottolineato l’assessore del Comune.

Nonostante la grande svolta, gli animalisti non possono ancora esultare: è stato si vietato di esporre gli animali morti in vetrina o strada ma questi sono solo stati riposti in apposite celle frigorifere. In tantissimi continuano quindi a chiedere che questa pratica culturale di mangiare agnelli o capretti in occasione delle festività pasquali venga estinta una volta per tutte. Il Comune d’altra parte spiega che questa legge costituisce una novità assoluta e che : “Non si vuole nascondere questi animali, è solo un primo passo per una modifica della civiltà”. Un piccolo passo verso gli animali ma un grande passo verso la civiltà: niente più carcasse esposte come se fossero trofei. “E’ nei piccoli gesti che si misura la sensibilità di una collettività ed è per questo che questa amministrazione con un’ordinanza ha vietato l’esposizione delle carcasse intere“, ha concluso l’assessore.

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