Sanremo, nei guai i carabinieri che hanno “arrestato” il cane

I due militari autori del video in cui “arrestavano” il cane potrebbero subire un procedimento disciplinare per aver violato le norme che regolano il contegno e la riservatezza nell’uso del web

Solamente pochi giorni fa due carabinieri di Sanremo avevano pubblicato sui social un simpatico video in cui “arrestavano” un cane. Nelle immagini i militari, che in realtà avevano trovato il quattro zampe in strada e lo stavano portando in caserma in attesa di rintracciare il proprietario, si rivolgono al cucciolone come fosse un pericoloso spacciatore: “Dai che tra una settimana sei fuori. Ora parli con l’avvocato e gli dici di fare istanza per gli arresti domiciliari, al massimo un obbligo di firma. Non fare quella faccia, stai tranquillo. Adesso comportati bene e noi glielo diciamo. Prima spacci le crocchette e poi ti lamenti”.

I carabinieri rischiano grosso

Ma quello che sembrava una banale scherzo potrebbe costare ai due militari una sanzione. La colpa? Aver volato le norme che regolano il contegno e la riservatezza nell’uso del web. Una situazione paradossale che Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection, spera di chiarire andando in soccorso dei due ingenui carabinieri: “Ho scritto una lettera al Comando dell’Arma – spiega la Rosati in una nota pubblicata sul sito dell’associazione – chiedendo di non sanzionare i due militari. Comprendo le regole interne dell’Arma e l’importanza del contegno, ma il filmato in questione non mostrava nulla di sconveniente o riservato. Al contrario, ha mostrato un esempio di attenzione e rispetto verso il miglior amico dell’uomo che non molto spesso si può riscontrare nelle forze dell’ordine. Ancora oggi, infatti, molti cittadini lamentano una scarsa considerazione da parte dei militari quando vengono chiamati per questioni che riguardano gli animali. Credo che questi due carabinieri debbano essere presi ad esempio anziché sanzionati. Anche per questo sarei felice di farli nostri soci onorari per la simpatia dimostrata e per non essersi girati dall’altra parte davanti a un animale in difficoltà. Spero che leggano queste parole e ci contattino o che qualcuno che li conosce li faccia mettere in contatto con noi”.

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