Alcuni cani sono più predisposti di altri alla cheratocongiuntivite secca o sindrome dell’occhio secco. Ecco quali sono
Proprio come gli umani, anche i nostri amici a quattro zampe possono accusare problemi agli occhi. Nei cani una delle patologie più diffuse è la sindrome dell’occhio secco, o cheratocongiuntivite, una patologia che è caratterizzata da un’insufficiente produzione della componente acquosa delle lacrime, che a lungo andare provoca un’infiammazione cronica della cornea. Alcune razze sono più esposte di altre: Bulldog, Cocker Spaniel, Shih-tzu o Yorkshire Terrier, solo per citarne alcune. La cheratocongiuntivite secca è spesso associata a patologie come il diabete mellito o l’ipotiroidismo e può essere scatenata dall’assunzione di farmaci antibatterici, antifungini o spasmolitici. Tra le cause ci sono anche l’atrofia delle ghiandole lacrimali, lesioni del nervo facciale, lesioni del nervo trigemino, cimurro o congiuntivite.
Le manifestazioni della sindrome dell’occhio secco sono diverse e vanno dalla presenza di muco purolento a livello di palpebre e cornea alla chiusura persistente delle palpebre; dall’arrossamento congiuntivale al prolasso della terza palpebra; dalla secchezza delle narici all’edema corneale.
Essendo potenzialmente molto dannosa, una diagnosi precoce della cheratocongiuntivite secca può evitare inutili sofferenze al vostro quattro zampe. Quindi, se sospettate che i suoi occhi abbiano qualche problema, non indugiate e consultate subito il veterinario, che tramite il test di Schirmer potrà escludere o confermare i vostri timori. Si tratta di un esame molto semplice, che viene effettuato tramite l’applicazione di una piccola striscia nell’occhio del vostro cane. Il test serve a valutare la quantità di componente acquosa prodotta.
Lo scopo è quello di togliere dolore, ovviamente, e ripristinare un’adeguata lubrificazione dell’occhio. Di solito vengono prescritte gocce oftalmiche con azione lenitiva e lubrificante. Quando il problema è invece correlato a patologie come il diabete mellito o l’ipotiroidismo, oltre alle gocce viene prescritta la somministrazione di un farmaco immunosoppressore. Nei casi in cui il danno alle ghiandole lacrimali sia irreversibile o la terapia farmacologica non sia sufficiente, può essere valutata la possibilità di un intervento chirurgico.
Photo Credits Facebook
Se vuoi migliorare la tua giornata devi assolutamente vedere questo video: il cagnolino è davvero…
Credete che i gatti non abbiano paura di niente? Vi sbagliate. Ecco che cosa fanno…
Avete mai visto dei cani guardare la TV ed appassionarsi intensamente allo schermo? Quello che…
Se il tuo cane sta perdendo molto più bene del solito dovresti preoccuparti in questo…
È un cane o un peluche? Se la domandano in tantissimi, il suo aspetto è…
Allestire un acquario, anche di acqua dolce, può essere complesso ed è importante scegliere le…