Arriva il circo in città e la scuola rifiuta i biglietti omaggio. Ma non è una presa di posizione animalista. Secondo la dirigenza l’iniziativa era commerciale e non poteva essere proposta agli studenti
Le scuole di Burolo, nel Canavese, hanno rispedito al mittente i biglietti omaggio che il circo Donna Orfei aveva riservato ai giovani studenti. Una battaglia animalista che si ripete ciclicamente un po’ in tutta Italia. Colpa di una legge delega di riordino del settore dello spettacolo approvata a fine 2017, ma che non è ancora stata trasformata in decreto legislativo. Uno “spiffero” che gioca a favore dei circensi, che possono continuare a fare spettacoli con elefanti, tigri e leoni. E che si indignano quando si scontrano con realtà che non condividono la loro filosofia di vita.
Niente biglietti
Per Katiuscia Medini, sorella del direttore del circo, dietro al rifiuto incassato a Burolo c’è la volontà di boicottare lo spettacolo: “Volevamo semplicemente regalare agli studenti un biglietto per far conoscere loro il nostro mondo, e soprattutto far capire alle persone che per gli animali, il circo non è per niente l’Inferno che si dice”. Nonostante l’appello, la scuola è stata irremovibile e non ha distribuito i tagliandi. Secondo la direzione scolastica, però, dietro il no non ci sarebbe nessuna presa di posizione animalista, ma solo l’applicazione di un regolamento. La promozione, infatti, era vincolata alla presenza di un adulto, che avrebbe dovuto acquistare un biglietto del valore di tredici euro, e quindi aveva una finalità promozionale, che nel comune di Burolo necessita del patrocinio delle amministrazioni comunali.
Lo spettacolo ci sarà senza animali
Nessun boicottaggio, quindi, ma solamente uno stop di origine amministrativa. Che in ogni caso si farà. Senza bambini accompagnati dai genitori, senza tagliandi omaggio e soprattutto senza belve feroci, che sono rimaste in Sardegna: “Faceva troppo freddo – ha detto Alex Medini – e alla fine abbiamo deciso di non imbarcare né tigri né leoni”. Il disegno di legge approvato lo scorso 9 novembre con 265 voti a favore e solo 13 contrari, prevede un’abolizione graduale della presenza di animali nel circo.
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