Una donna perde il suo gatto, Matisse, nel 2010 e lo ritrova casualmente dopo 8 anni vedendo una sua foto su di un sito
Dopo quasi 8 anni ritrova il suo gatto. Lei è Anna Colpi, il micio si chiama Matisse. Una storia d’amore cominciata nell’aprile 2010 e che sembrava essersi interrotta per sempre. E invece, come in tutte le belle favole, c’è stato il lieto fine. Nel febbraio di 8 anni fa la donna, amante dei gatti e degli animali in genere, si trasferisce in una nuova casa. Qualche mese dopo una sua amica le dice di aver trovato un incrocio di persiano nella legnaia dell’istituto Don Guanella di Lecco. Nessuno voleva quel povero felino, tutti tranne Anna che lo prese con sé. Tra i due si stabilisce un legame particolare.
Quel brutto 11 luglio 2010
“Amava uscire in giardino – ha detto al quotidiano Il Giorno – e farsi dei giretti nel bosco vicino: gironzolava per qualche oretta e poi rientrava a casa”. Poi, l’11 luglio dello stesso dopo una delle sue tante passeggiate Matisse non fa più ritorno. “Ho subito temuto che qualcuno lo avesse rubato proprio perché era un bel gatto”, ha proseguito. Anna comincia a cercarlo, postando annunci su i social e scrivendo ai giornali. Purtroppo del piccolo animale nessuna traccia per molti anni. Fino a quando su un portale specializzato lei vede la foto di un gatto ritrovato da una ragazza nel suo giardino. “Assomigliava proprio a Matisse – ha sottolineato continuando il suo racconto – All’inizio non ci credevo ma ho chiamato quella mia amica che l’aveva trovato e il veterinario. Insieme siamo andati a vedere di persona il gatto”.
Riconosciuto grazie a una cicatrice
E il miracolo è avvenuto: era proprio Matisse, riconosciuto grazie a una cicatrice sulla pancia. I due, insomma, si sono ritrovati, le condizioni del micio non sono delle migliori avendo evidentemente vissuto da “randagio” per tutto questo tempo. È abbastanza deperito, non vede quasi più e ha una mascella rotta. Ora potrà tornare a una esistenza più tranquilla e meno vagabonda, amato e coccolato da Anna che gli farà passare certamente bene gli ultimi anni di vita, che saranno per lui la sua nuova vita.
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