Mentre in Corea sono in atto le Olimpiadi invernali, scoppia la polemica per la carne di cane. Ma un’atleta ha raccontato la sua storia per essere da esempio
Le Olimpiadi Invernali in Corea del Sud sono iniziate da qualche giorno e mentre gli sportivi contano le medaglie, gli animalisti non risparmiano le polemiche. Questo perché la Corea è un paese dove la carne di cane è venduta abitualmente e dove sorgono alcune delle terribili fabbriche di carne. Nonostante i proclami passati, infatti, il mercato non si è fermato. Tanto che a pochi chilometri dal villaggio olimpico tutto è come prima: i cani vengono uccisi e poi serviti nei ristoranti. E mentre dall’Italia alcune associazioni come Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) chiedono al Coni e agli atleti azzurri di dire e fare qualcosa in merito, una giovane pattinatrice canadese è passata all’azione.
Meagan ne ha salvato uno
La ragazza in questione, che si chiama Meagan Duhamel, ha infatti deciso di salvare un cane da quell’inferno: l’anno scorso ha salvato il suo simil bassotto Moo-tae durante una visita nel Paese asiatico, come ha raccontato lei stessa al New York Post. Il cane, che ha circa 2 anni, ha diversi problemi: a quanto pare soffrirà per sempre per via delle sue zampe deformi causate dagli abusi subiti quando era ancora cucciolo. La Duhamel ha portato via anche un altro cane, che vive con un’altra famiglia in Canada. Oggi la due volte campionessa del mondo ha deciso di raccontare la sua storia affinché qualcuno segua il suo esempio.
Le Olimpiadi delle polemiche
Un fatto che certamente spera anche il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce: “Ci lascia di stucco il silenzio del Coni e di tutti gli atleti italiani – ha detto – in questi giorni di Olimpiadi in totale silenzio sulla strage di cani mangiati quotidianamente nelle due Coree. Chiediamo un gesto di coraggio e condanna della strage di cani dai massimi vertici del nostro sport e da parte della portabandiera azzurra”.
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