La storia di Lovebug, il cane salvato a un passo dalla morte

L’incredibile vicenda del cane Lovebug, un cucciolo di Pit Bull che, dopo essere stato maltrattato dal suo proprietario, stava per essere soppresso in
un canile. Ma…

Arriva dagli Stati Uniti l’ultima, emozionante, storia che ci ricorda, ancora
una volta, quanto sia importante adottare un cucciolo da un canile piuttosto che comprarlo. Come sanno tutti, infatti, i canili Usa hanno una triste prassi: sopprimere tutti quegli animali che non vengono adottati nel giro di pochi mesi da quando sono arrivati lì. Ed è proprio quello che stava
per succedere al Pit Bull Lovebug se non fosse arrivato un veterinario a
salvarlo proprio pochi attimi prima dell’eutanasia.

Il cane e la sua triste vicenda

Lovebug è un cucciolo di Pit Bull di soli sei mesi non molto fortunato. Il
cane, infatti, apparteneva a un uomo, che non faceva altro che picchiarlo e maltrattarlo. Una volta deciso che l’animale non fosse più “utile”, il suo proprietario ha pensato bene di abbandonarlo in un canile. Qui, constatate le sue pessime condizioni fisiche, si è deciso di porre fine alle sue
sofferenze, procedendo all’eutanasia. Per sua fortuna, una telefonata anonima ha avvertito Matt Carriker, veterinario della clinica Vet Ranch, che ha deciso comunque di recarsi sul posto per verificare la situazione.

Il lieto fine

Arrivato al canile, Matt ha trovato Lovebug nel “corridoio della morte”, ovvero quel luogo che conduce alla sala dove si sopprimono i cani. Non potendo abbandonare il cucciolo, ha deciso di prenderlo e portarlo con sé nella sua clinica. Qui, ha scoperto che il cane aveva la rogna, alcune ferite aperte e un’infezione da stafilococco e talmente tanto dolore da non riuscire nemmeno a muoversi. Ora, dopo tre mesi di cure e di coccole e di amore, Lovebug sta molto meglio e i volontari della clinica si stanno adoperando per cercargli una sistemazione sicura e fidata dove possa trovare, finalmente, un po’ di serenità.

Photo Credits Facebook

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