Una donna ha investito accidentalemente un cane e non si sarebbe accorta che il povero animale è stato poi trascinato agonizzante per due chilometri: il proprietario chiede giustizia ma per la cassazione l’atto non costituisce un reato penale.
Deve essersi trovato davanti ad una scena davvero straziante il proprietario di Elodie, un bull terrier di 25 kg: la povera cagnolina si è allontanata da casa uscendo dal cancello aperto ed ha sfortunatamente incontrato la morte. Dopo aver varcato la soglia, Elodie è stata accidentalmente investita da una donna che non si sarebbe accorta della presenza dell’animale. La responsabile del gesto non solo non si è accorta di aver colpito in pieno il cane, ma non si è nemmeno resa conto che l’animale è stato trascinato dalla sua automobile. Elodie è rimasta imprigionata dal parabrezza ed è stata trascinata per due km fino ad un parcheggio dove è stata abbandonata.
Il proprietario del povero animale si è accorto di quello che era successo quando ha sentito un rumore sordo provenire dall’esterno della casa e, uscendo nel cortile, si è accorto del pezzo di carrozzeria abbandonato e di una pozza di sangue: dopo aver seguito la scia, è riuscito a trovare la sua cagnolina, purtroppo agonizzante sul ciglio della strada. Inutile la corsa dal veterinario: per Elodie ormai non si poteva più fare nulla.
Ora il proprietario del cane chiede giustizia e sui social è immediatamente partita la caccia all’automobile e alla responsabile de gesto: la colpevole è stata identificata come una signora del posto che, una volta accortasi dell’accaduto, è fuggita via per la paura. Nonostante ciò, Elodie non avrà giustizia: nemmeno la denuncia fatta ai carabinieri ha valore, poichè il reato non viene riconosciuto come penale. L’unico modo in cui la donna potrebbe essere punita per quello che ha fatto è rivolgendosi ad un legale.
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