La proprietaria di Grum ha vinto la sua prima battaglia: il giudice ha infatti deciso di rimandare il caracal (o caracat) a casa in attesa della fine delle indagini
Solo qualche giorno fa vi avevamo raccontato di come Grum fosse stato portato via dalla sua casa dai carabinieri e che presto sarebbe stato affidato a un centro per animali pericolosi. Ma ora, a quanto pare, un giudice ha cambiato idea e lo ha liberato. Parliamo del Caracat (o Caracal? questo ancora non è chiaro secondo chi ha compiuto le prime indagini) che viveva a Milano con la sua proprietaria, una donna bulgara di 36 anni, Anelia Kancheva.
Il motivo è piuttosto semplice: in gabbia soffriva troppo. Per questo il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, ha firmato un decreto con cui dispone il suo affidamento in custodia giudiziale presso la proprietaria, poiché, come si legge l’attuale collocazione “pare provocare un grave stato di sofferenza nell’animale”. Una buona notizia per quella che però non è ancora la fine dell’inchiesta.
Qualche ora fa la Kancheva, sulla sua pagina social ha dichiarato che Grum non è ancora libero, perché al momento non può uscire di casa. In sostanza è come se fosse agli “arresti domiciliari”. Perché la faccenda sulle sue origini non è ancora chiara e il dubbio sul fatto che potrebbe diventare pericoloso una volta adulto rimane. Ma, almeno per il momento, Grum è nell’ambiente che conosce e non in una gabbia.
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