Juboraj, il leone scheletrico prigioniero dello zoo del Bangladesh, è morto. Aveva 19 anni ed è rimasto in gabbia esposto al pubblico quasi fino alla fine
La sua foto aveva fatto il giro del mondo e aveva smosso moltissime coscienze. Per lui erano stati diramati appelli e, alla fine, il le richieste erano state accolte. Parliamo di Juboraj, il leone scheletrico dello zoo del Bangladesh, malato e in fin di vita, tenuto in gabbia di fronte al pubblico. L’animale attirava visitatori e questo a chi gestiva la struttura bastava. Ma ora il “re della foresta” non c’è più.
Juboraj, il leone “fantasma”
“Juboraj, il leone prigioniero dello zoo di Comilla, è morto – scrivono sulla pagina Facebook di Basta Delfinari – Le immagini del suo corpo scheletrico e inerme chiuso dentro una gabbia, costretto a subire lo sguardo del pubblico anche durante i momenti che ne precedevano la morte avevano fatto il giro del mondo e indignato tante persone“. E poi continuano: “In seguito alla diffusione delle immagini, lo zoo del Bangladesh aveva deciso di spostarlo in un’area non visibile al pubblico. Ieri Juboraj è morto”.
Non era l’unico
Ma come ricorderete Juboraj non era l’unico animale di Comilla. In Rete erano apparsi diversi video che mostravano creature che non riuscivano ad alzarsi, a camminare e a muoversi normalmente. E nonostante le tante richieste di chiudere definitivamente lo zoo, le autorità non erano state d’accordo. “Lo zoo di Comilla è vecchio e fatiscente – proseguono gli animalisti sul social – i visitatori si lamentano delle condizioni degli ambienti; quando piove, l’acqua entra all’interno dei locali e molte gabbie sono ormai vuote. Al momento imprigiona 8 scimmie, 3 pernici e 3 cervi”. Bisogna continuare a protestare, affinché non diventino come Juboraj.
Photo Credits Facebook