Una pescatrice ha raccolto un bottino davvero sconvolgente: l’astice ripescato presenta il logo di una nota marca di bevande stampato sulla chela. E’ stato lanciato l’allarme inquinamento per i rifiuti gettati in mare: stanno mettendo a dura prova l’esistenza dell’ecosistema e di tutti i suoi abitanti.
Karissa Lindstrand è una pescatrice che stava svolgendo il suo lavoro nelle coste canadesi a largo dell’isola Grand Manan, nel New Brunswick (Canada). Una volta tirata su la sua rete da pesca, la donna si è trovata di fronte ad una scena davvero preoccupante che sta diventando quasi una costante nei nostri mari sempre più inquinati. L’astice riportato in superficie presenta una chela colorata: subito Karissa ha osservato quello strano colore blu e ha potuto riconoscere un particolare logo stampato sul crostaceo.
“Sono abituata a bere quasi 12 lattine di Pepsi al giorno, quel marchio lo riconosco. Sembrava che la stampa si fosse impressa sulla chela. È la prima volta che vedo una cosa del genere”, ha rivelato la donna in un’intervista. Una scoperta sconvolgente che è l’ennesima dimostrazione di quanto i mari siano sempre più inquinati giorno dopo giorno.
Non è la prima volta che abbiamo le prove concrete di questo (i pesci intrappolati nella plastica sono ormai una triste costante), ma è in assoluto la prima volta che una cosa prodotta dall’uomo riesca ad imprimersi su un abitante del fondale marino. L’astice non era solo entrato in contatto con il marchio della Pepsi: questo è stato per cosi tanto tempo in contatto con il crostaceo che ha avuto il tempo di imprimersi su di esso. C’è differenza tra un pesce che inghiottisce un pezzo di plastica e uno che rimane tatuato: questo è un allarme molto più preoccupante del primo perchè è una chiara dimostazione di come l’inquinamento sia già una triste realtà nei nostri mari.
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