Pegghy, la cagnolina vittima dell’indefferenza: ora lotta tra la vita e la morte

Di Pegghy, una cagnolina trovata vagare nei pressi di Palermo, è rimasto solo lo spettro. Ora, questa ennesima vittima dell’indifferenza umana, lotta tra la vita e la morte

I volontari che ogni giorno si occupano dei tanti, troppi, cani randagi siciliani la cercavano da oltre un mese. Ma a dire il vero la foto che era stata diffusa non somiglia per niente a quella del ritrovamento. Perché di Pegghy, questo il nome che è stato dato alla povera creatura, è rimasto solo uno spettro. Ora è ricoverata presso un ambulatorio veterinario e la sua vita è appesa a un filo. Per lei, ora, è stata creata una pagina Facebook, perché la sua storia deve essere raccontata.

Pegghy è viva per miracolo

Il fatto che Pegghy sia ancora viva è da considerarsi quasi un miracolo. Anna Gugliotta, la volontaria che l’ha recuperata a Borgo Nuovo, l’ha trovata in condizioni pessime. Ha la Leishmaniosi, ma questo al momento è l’ultimo dei suoi problemi. Praticamente senza peli è in ipotermia. Il suo organismo ha smesso di funzionare, le piastrine sono bassissime. Il fatto che sia ancora viva è di per sé un buon segno, e di certo il dottor Parisi, il medico veterinario che se ne sta prendendo cura, pensa possa avere una possibilità.

La sua storia come tante

Ma come è possibile che un animale possa essere ridotto in queste condizioni? Solo grazie all’indifferenza umana e delle istituzioni. Più volte abbiamo affrontato il problema del randagismo in Sicilia, dove la politica della sterilizzazione ancora latita e non esiste una cultura animalista diffusa. Ma queste immagini, anche scioccanti ce ne rendiamo conto, sono necessarie. Bisogna intervenire e cambiare le cose, perché non ci siano più situazioni disperate come questa. Sperando che le sue foto e la sua storia tocchino le corde giuste, per chi volesse aiutare anche concretamente Pegghy può farlo cliccando qui. Tieni duro piccola guerriera.

Pegghy, la cagnolina vittima dell'indefferenza: ora lotta tra la vita e la morte

Photo Credits Facebook

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