Romeo, il gatto dell’ospedale di Sanremo è stato cacciato

Il gatto Romeo, che da anni viveva al pronto soccorso dell’ospedale di Sanremo è stato cacciato dall’amministrazione del nosocomio

Chi è stato all’ospedale di Sanremo non può non averlo notato. Parliamo di Romeo, il gattone del Pronto Soccorso, che da diversi anni si era stabilito nel nosocomio dove riceveva coccole, cibo, in cambio di sostegno, fusa e grattini. Perché lui, per molti dei medici e degli infermieri impiegati, era a tutti gli effetti un “collega”. La sua funzione? Quella di rasserenare gli animi dei pazienti in sala d’attesa. E Romeo con quella sua estrema dolcezza ci riusciva benissimo. Ora, però, Romeo non c’è più. Lo hanno “licenziato”, allontanato perché considerato un “pericolo per la salute pubblica”.

Il gatto non faceva niente di male

A raccontarlo in una lettera aperta pubblicata da www.ilgazzettino.it è stata un’impiegata dell’ospedale. “Mi chiamo Maddalena Rossi e lavoro presso il pronto soccorso di Sanremo – scrive – dove i turni sono spesso logoranti. Incontrare un dolcissimo gattone tigrato di nome Romeo, che per anni ha abitato nei corridoi e nei giardini dell’ospedale, mi ha spesso aiutato a rilassarmi. Da ieri questo gatto non c’è più perché qualcuno dal vertice ha ritenuto di risolvere il problema del gatto Romeo incaricando il servizio veterinario di portarlo al gattile”.

Una decisione assurda

“Mentre piangendo mi chiedevo se non sarebbe stato opportuno, e anche più onesto, ordinarne la soppressione – prosegue Maddalena – ho saputo che il gatto è stato accolto in casa da una persona stupenda che certamente gli offrirà il calore di una famiglia che egli non ha mai avuto. Penso che Romeo sia stato premiato per l’affetto e la dolcezza che egli ha sempre elargito a tutti coloro che ha incontrato. Penso ancora che il gesto d’amore e di accoglienza che è stato riservato al gatto Romeo porti tanta fortuna alla persona che l’ha compiuto perché fare il bene porta sempre bene. Concludo ringraziando tutti i ‘potenti’ che, per tanti anni, non hanno ritenuto opportuno sfrattare Romeo dal suo ambiente naturale e che forse qualche volta lo hanno pure accarezzato.
Ringrazio naturalmente anche Romeo per tutti i momenti teneri e dolci, rilassanti e salutari che egli, in questi lunghi anni, ha sempre saputo regalarmi.
Ciao Romeo, mancherai molto a me e a molti altri”.

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Photo Credits Facebook

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