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“L’esperto risponde” – Piastrine alte nel cane: cause e conseguenze

Nella rubrica di Velvet Pets dedicata alla salute degli amici a quattro zampe un esperto potrà risolvere tutti i vostri dubbiQuesta settimana parleremo della trombocitosi del cane, ossia dell’aumento del numero di piastrine nel sangue. Si tratta di un disturbo poco frequente ma da non sottovalutare.

COSA SONO LE PIASTRINE

Le piastrine, dette anche “trombociti” sono corpuscoli privi di nucleo prodotti dal midollo osseo e derivati dalla frammentazione di precursori midollari chiamati megacariociti. La loro funzione principale è la coagulazione del sangue. Nei cani, il range di riferimento per le piastrine oscilla tra i 164.000 ed i 510.000 /mmc (millimetro cubo). Oltre questo numero si parla di aumento delle piastrine, (trombocitosi).   

CAUSE

Tra le cause più comuni della trombocitosi troviamo: stress psicofisico, carenza di ferro, neoplasie, splenectomia e somministrazione di farmaci. Altri fattori che possono determinare l’aumento delle piastrine possono essere: disidratazione dovuta a vomito o diarrea, disturbo gastrointestinale, emorragie, infezioni batteriche o leucemia megacariocitica.

SINTOMI

Quando il cane ha un aumento del numero delle piastrine, generalmente non presenta alcuna sintomatologia specifica. Di solito le trombocitosi vengono diagnosticate soltanto in seguito ad un esame del sangue.  

DIAGNOSI

Oltre ad effettuare una conta piastrinica, per avere un esame diagnostico completo, il veterinario avrà bisogno di un emocromo completo e, in casi estremi, sarà necessario ricorrere a una biopsia del midollo osseo, ossia del tessuto che produce le piastrine. Prima di procedere con una cura farmacologica, il veterinario dovrà essere a conoscenza di quali malattie soffre il cane ed essere informato se ha subìto un intervento chirurgico in cui ha perso sangue.

CURA

La cura per la trombocitosi canina dipende dalle cause che l’hanno determinata. In genere, il numero di piastrine si ristabilizza una volta curata l’ipotetica malattia o infezione del cane. Bisogna fare tuttavia molta attenzione a non somministrare gli antiaggreganti. Questi farmaci, detti anche antipiastrinici sono in grado prevenire la formazione di trombi ed emboli, ma per i cani possono essere estremamente tossici. Per questo motivo è buona norma consultarsi con un veterinario di fiducia prima di scegliere il tipo di cura farmacologica da intraprendere.  

Photo Credits: Twitter

Redazione

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