Approvata dal governo danese la legge “salva Iceberg”: la cagnetta di razza dogo argentino di proprietà di Giuseppe Perna detenuta da mesi nel braccio della morte in Danimarca perché considerata razza pericolosa sarà finalmente rilasciata e potrà tornare in Italia.
Dopo dure lotte, appelli, petizioni e una mobilitazione internazionale senza precedenti, finalmente Iceberg tornerà in Italia. Il Parlamento danese ha approvato all’unanimità e con effetto retroattivo la legge che permette alla polizia di Copenaghen di rilasciare la cagnetta di proprietà di Giuseppe Perna detenuta da mesi nel braccio della morte perché dogo argentino, razza considerata pericolosa secondo la Breed Specific Legislation. La legge “Salva Iceberg” entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale danese. Non c’è ancora una data certa per il rientro della cagnetta, ma sembrerebbe sia questione di giorni. L’Ente Nazionale Protezione Animali, che in tutti questi mesi non si è mai arresa, in una nota stampa ha dichiarato: La liberazione di Iceberg, ormai imminente, è un successo straordinario. Una vittoria meravigliosa ottenuta grazie a una mobilitazione senza precedenti. Dalla cantante Noemi agli europarlamentari 5 Stelle, dal Ministro Angelino Alfano a Franco Frattini, Iceberg è riuscita a creare una catena di solidarietà trasversale.
La Presidente nazionale dell’ENPA, Carla Rocchi, ha affermato: È una vittoria straordinaria, ringraziamo tutti coloro che l’hanno resa possibile, ma se la cagnolona potrà presto riabbracciare Giuseppe lo deve anche a centinaia di migliaia di italiani che si sono schierati al suo fianco premendo sulle istituzioni. Anche su quelle danesi. Desidero per questo ringraziare l’Ambasciatore danese in Italia e l’Ambasciatore italiano in Danimarca, il Ministro danese delle politiche agricole e alimentare, il governo e il parlamento danese. Naturalmente siamo fermamente contrari alle black list sulle razze canine, perché ciò che fa la differenza non è la razza ma l’educazione e il rapporto uomo-animale – continua Rocchi – Continueremo a batterci in ogni sede affinché questo concetto anacronistico venga superato una volta per tutte, soprattutto in Europa dove è inconcepibile vi siano leggi discriminatorie tra una Paese e l’altro. Oggi, però, è il momento di festeggiare e di ringraziare chi ha reso possibile la liberazione di Iceberg. Siamo pronti ad andare in Danimarca per riportare Iceberg in Italia.
Una vittoria di tutti noi – Così Il responsabile del Centro Studi del Movimento Animalista, Rinaldo Sidoli, ha commenta la notizia dell’imminente liberazione di Iceberg – Dopo tre votazioni il Parlamento ha finalmente approvato una norma di civiltà. Se la dogo argentina potrà riabbracciare Giuseppe lo deve soprattutto alle oltre 416 mila persone che hanno firmato la petizione #SaveIceberg del Movimento Animalista e all’intervento dell’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente del Movimento Animalista, che aveva scritto sia al ministro danese dell’Ambiente e dell’Alimentazione, Esben Lunde Larsen, che all’ambasciatore italiano in Danimarca, Stefano Queirolo Palmas, per ottenere il suo rilascio”. Conclude Sidoli: Rimaniamo fermamente convinti che uno Stato membro dell’Unione europea debba superare questa legge anacronistica che prevede l’eutanasia per i cani pericolosi. È necessario uniformare le regole a livello europeo, superando i pregiudizi che ispirano leggi su cani presunti pericolosi. Serve un’educazione al rispetto tra uomo e animale.
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