È arrivato un nuovo paziente alla Duemari di Oristano, un cane infilzato con un arpione. Subito operato, le sue condizioni sono critiche
“Malvagità pura”. È questo il commento dei medici della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano quando si sono trovati davanti un nuovo caso disperato: un cane rimasto rimasto infilzato con un arpione da pesca. E come tradizione la bestiola, che è ancora in condizioni molto precarie, ha avuto un nome evocativo: Freccia. Il mondo del web ha subito raccolto l’appello dei dottori sardi e le condivisioni della sua storia sui social sono state migliaia.
L’arpione lo ha trapassato
Per tentare di salvarlo, però, i veterinari hanno dovuto prima operarlo. Hanno drenato il versamento di sangue nel torace e hanno estratto l’arma con cui era stato colpito: “È un arpione modificato che si usa nel bracconaggio, sparato probabilmente con una carabina – ha detto Monica Pais – gli ha trapassato il torace da parte a parte bucando esofago, polmone e fegato”. Sembra difficile, dunque, che possa trattarsi di un incidente.
Una lunga notte
Poche ore fa, inoltre, è stato condiviso un breve filmato post intervento. “Eccolo qui fuori dalla sala operatoria – si legge nella pagina Facebook – la Tac racconta una condizione drammatica, il polmone sinistro completamente collassato trapassato dall’asta di acciaio, pneumotorace e versamento toracico destro e sinistro. Pneumo mediastino e versamento ematico mediastinico. Esofago distale perforato. Il fegato trapassato da parte a parte. In questa situazione abbiamo rimosso l’arpione. Si è sviluppato pneumotorace ed emorragia toracica. Autotrasfusione, drenaggio toracico bilaterale. Riprende la ventilazione spontanea dopo tre ore di ventilazione assistita”. E dopo qualche ora un altro aggiornamento: una foto di una dottoressa seduta per terra accanto a Freccia, lo conforta in quella che sarà di certo una lunga notte. Speriamo riesca a vedere l’alba.