L’esemplare di Caretta Caretta è stato trovato in fondo al mare con una corda legata a un masso. Probabilmente è stata uccisa dai bracconieri con un colpo alla testa. Il WWF: un crimine orribile
Uccisa, probabilmente con un colpo di remo alla testa, e nascosta in fondo al mare con un blocco di tufo legato a una zampa. A subire un trattamento in pieno stile “mafioso” è stata Gaetana, una tartaruga femmina della specie Caretta Caretta che già qualche mese fa aveva fatto parlare di sé. I volontari del Wwf di Policoro, infatti, l’avevano trovata a gennaio con due grossi ami infilzati sotto il carapace. Gaetana, lunga 73 centimetri e con un peso di poco superiore ai cinquanta chili, aveva trascorso qualche mese in cattività, assistita e curata amorevolmente dai veterinari, prima di essere rimessa in libertà a ridosso dell’estate a Parco Cimini, lo stesso posto dove era stata soccorsa il 9 gennaio.
Un’orribile fine per la tartaruga Gaetana
Nei giorni scorsi, però, l’inatteso e drammatico epilogo. Due volontari dell’associazione Arpec Puglia, che sta collaborando alla realizzazione dell’Ecomuseo del Mar Piccolo di Taranto, durante una normale passeggiata hanno notato qualcosa di strano sul fondo del mare. Si sono fermati e a una più attenta ispezione si sono resi conto che si trattava della carcassa di una tartaruga, legata con una fune a un masso. Non un incidente, quindi, ma un maldestro tentativo di nascondere la tartaruga che, nell’ipotesi dei veterinari, potrebbe essere stata uccisa con un colpo di remo alla testa, magari perché trovata a mangiare nelle reti dai pescatori.
Atto barbaro
L’atto barbaro, di una crudeltà inimmaginabile, tra l’altro si è consumato in un’area interdetta alla pesca. “Di fronte alla gravità dell’accaduto – si legge sulla pagina Facebook della sezione del Wwf di Taranto – la Asl ha contattato il magistrato di turno, che ha disposto l’avvio di indagini approfondite per individuare l’autore di questo gesto brutale. Il Wwf, inoltre, tramite il suo ufficio legale ha già avviato tutti gli approfondimenti per valutare una eventuale costituzione di parte civile contro chi si è macchiato di questo orribile crimine di natura”.
Photo Credits Facebook