In Texas, dopo l’uragano Harvey, è stata avvistata una strana creatura sulla spiaggia la cui provenienza non è stata ancora identificata. Una sorta di mostro marino portato in superficie dalle profondità.
L’Uragano Harvey ha devastato diverse aree del sud-est del Texas e della Louisiana provocando ingenti danni ed è stato l’uragano di maggior impatto a colpire gli Stati Uniti fin dai tempi del non meno distruttivo uragano Wilma. Per circa quattro giorni sulle aree colpite vi sono stati picchi di precipitazioni mai registrati prima, con numerose inondazioni. L’uragano si è generato dalle onde tropicali provenienti dalle Piccole Antille e ha raggiunto una potenza davvero ragguardevole prima di iniziare a indebolirsi. Nella sua furia ha travolto numerose case e causato la morte di 71 persone. Attualmente i danni stimati si aggirano tra i 10 e i 160 miliardi di dollari.
Uno scenario davvero apocalittico quello che si è presentato una volta placata la violenza degli elementi, con dei risvolti alquanto inquietanti, quali l’avvistamento di una strana creatura su una spiaggia del Texas, una sorta di mostro marino di grosse dimensioni, senza occhi e con denti molto aguzzi. Difficile stabilire di che animale si tratti; secondo il Daily Mail potrebbe essere una creatura che vive nei fondali marini, verosimilmente un’anguilla gigante, ipotesi confortata anche da altri studiosi.
Tali animali vivono a grandi profondità e l’esemplare avvistato potrebbe essere stato portato in superficie dalle correnti dell’uragano. A diffondere le foto della creatura di dubbia identificazione è stata la fotografa naturalista Preeti Desai della National Audobon Society, che ha pubblicato le immagini su Twitter chiedendo aiuto a dei biologi per riuscire a capire di cosa si trattasse. II suo appello è stato raccolto dallo scienziato marino Andrew Thaler, che le ha risposto: Difficile stabilirlo vista la posizione e lo stato di decomposizione, ma la forma del corpo e la dentatura mi inducono a pensare che è una specie di anguilla.
Unanime il parere anche di altri ricercatori che sostengono si tratti di un esemplare di “anguilla serpente”, appartenente alla famiglia delle Ophichthidae. Kenneth Tighe dello Smithsonian Museum ipotizza invece che si tratti di un esemplare di Chauliodus Aplatophis o “anguilla con le zanne”. Ipotesi certe non ve ne sono, ciò che è sicuro è che si tratta di un ritrovamento davvero singolare.
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