Le bisce sono rettili non velenosi appartenenti alla famiglia dei colubridi. In Italia ne esistono tre specie: la biscia dal collare, la biscia tessellata e la natrice viperina.
La biscia è un rettile appartenente al genere Natrix e fa parte della famiglia dei colubridi. Il nome Natrix deriva dal latino “natare” (nuotare), poiché quest’animale è in grado di vivere anche sott’acqua.
Le origini delle bisce risalgono al Paleocene, in seguito alla scomparsa dei dinosauri, circa 65 milioni di anni fa.
L’aspetto della biscia varia in base alla specie. Tra le bisce più comuni troviamo la biscia dal collare, la biscia tessellata e la natrice viperina. La biscia dal collare è caratterizzata da una livrea il cui colore può variare: grigio, marrone o più frequentemente verde scuro. La caratteristica che la contraddistingue dalle vipere è una macchia di colore giallo intorno al collo. Il nome di questa biscia, che può raggiungere i due metri di lunghezza, deriva da questa peculiarità. La biscia tassellata ha un corpo che sia aggira intorno agli 80 centimetri di lunghezza. Il colore della livrea può essere verde, marrone scuro e grigio con macchie più scure, mentre il ventre tende ad essere di una colorazione più chiara. La caratteristica di questa biscia è una macchia di colore a forma di “V” sulla testa e due placche nere ai lati degli occhi. La biscia natrice viperina ha una testa proporzionata e di forma ovoidale. La lunghezza del corpo non supera un metro e la livrea può essere di colore verde scuro, nero o grigio scuro. Alcuni esemplari tendono ad avere sul ventre delle squame di colore rossiccio, bianco o marrone scuro.
Le bisce prediligono habitat umidi e tiepidi. Per questo motivo è facile trovarle presso fiumi, stagni o paludi. Questi rettili si trovano in Africa, in Asia minore e principalmente in Europa, dalla Penisola Iberica fino ai Monti Urali, dalla Scandinavia all’Italia meridionale. Alcune specie sono presenti anche nelle isole, in Sicilia e in Sardegna.
Il periodo dell’accoppiamento inizia ad aprile, in seguito al risveglio dal letargo invernale. Le bisce sono animali ovipari e dopo l’accoppiamento depongono dalle 8 alle 40 uova.
L’alimentazione delle bisce è a base di piccoli anfibi, larve e pesci, catturati con la bocca e ingoiati vivi.
La biscia conduce una vita prevalentemente diurna. A differenza della vipera, non è un animale pericoloso per l’uomo poiché non è velenoso. Se viene disturbata potrebbe emettere dei sibili e colpire l’aggressore, ma con la bocca chiusa.
A differenza di altri serpenti, le bisce raramente si difendono con i morsi, adottano invece la tecnica della tanatosi, ossia fingono di essere morte ed espellano dalla cloaca un fluido maleodorante che ha lo scopo di allontanare il predatore.
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