Far accoppiare i pesci combattenti non è un’impresa facile, poiché sono animali molto territoriali e aggressivi. Ecco alcuni consigli su come far riprodurre due pesci combattenti e soprattutto su come gestire la convivenza.
I pesci combattenti, conosciuti anche come Betta splendens, appartengono alla famiglia Osphronemidae. Come suggerisce il loro nome, si tratta di animali molto aggressivi e territoriali. Anche nella sfera riproduttiva si riscontra in entrambi i sessi un atteggiamento piuttosto aggressivo e violento. Per questo motivo chi decide di allevare degli esemplari in casa dovrà tener conto dei seguenti fattori:
La maggior parte dei pesci combattenti venduti nei negozi di animali sono troppo anziani per riprodursi. Per questo motivo bisogna accertarsi di aver scelto degli esemplari giovani che abbiano almeno 14 mesi di vita. Per minimizzare i rischi di scontro tra i due pesci è importante porli in due vasche differenti e sistemarle una accanto all’altra. In questo modo i pesci avranno modo di adattarsi al nuovo ambiente e potranno incominciare a vedersi senza avere il minimo contatto in un primo momento.
La vasca dove avverrà la riproduzione dovrà essere di circa 20–40 litri e dovrà essere munita di nascondigli, un filtro regolabile ed un impianto termoregolatore dell’acqua impostato a 26,5° C. I pesci combattenti potranno essere inseriti in questa vasca a patto che siano separati da un divisorio trasparente.
Una volta che i due esemplari si sono conosciuti abbastanza, si potrà incominciare a rimuovere il divisorio, monitorando attentamente il loro primo incontro. Se iniziano a scontrarsi bisognerà subito intervenire separandoli nuovamente.
Quando l’esemplare maschio sarà pronto per la riproduzione incomincerà a formare un nido di bolle e questo sarà il luogo dove avverrà l’accoppiamento. Dopo che la femmina avrà espulso le uova, andrà in uno stato catalettico. Il maschio, invece, raccoglierà le uova dal fondo e le sistemerà nel nido di bolle. È fondamentale separare la femmina e tenerla in una vasca a parte, poiché tenterà di mangiare le uova. L’esemplare maschio potrà lasciare la vasca soltanto dopo che gli avannotti saranno in grado di nuotare autonomamente, ossia tre giorni dopo la schiusa.
Sin dalle cinque settimane di vita i maschi di Betta splendens incominciano a scontrarsi con i loro simili. Data la loro indole aggressiva, è buona norma separare la prole in vasche singole, in modo da non compromettere la vita degli altri esemplari.
Photo Cresits: Twitter
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