Pappagallo Cenerino: scheda e prezzo

Il Cenerino è uno dei pappagalli più intelligenti e affettuosi. Motivo per cui sempre più persone decidono di tenerlo in casa. Ma quanto costa? E quali sono le sue caratteristiche? Ve lo spieghiamo noi

Un numero sempre più crescente di persone decide di acquistare un pappagallo da tenere in casa. Tra gli esemplari più richiesti c’è senza dubbio il Cenerino. I motivi sono facilmente intuibili: il Cenerino è intelligente, affettuoso ed è tra gli esemplari più longevi. Di seguito, vi elenchiamo le caratteristiche del Cenerino e il suo prezzo, che può variare a seconda dell’età e dal fatto se l’animale sia stato svezzato o meno.

Le caratteristiche del pappagallo Cenerino

Originario dell’Africa Centrale e Occidentale, il pappagallo Cenerino deve il suo nome al colore grigie delle sue piume. L’esemplare presenta punte di bianco e una coda che può essere rossa o marrone a seconda della sottospecie. Esistono, infatti, due sottospecie: il Cenerino Maggiore, che è più grande con una lunghezza massima di 35 centimetri, e il Cenerino Minore, il quale ha un colore più scuro. L’animale ha un’aspettativa di vita molto alta che va dai 40 ai 60 anni e anche più se tenuto in condizioni ottimali. È considerato uno dei pappagalli più intelligenti se non addirittura il più intelligente. Secondo alcuni studi, infatti, la sua facoltà di apprendimento è paragonabile a quella di un bambino di quattro anni. Motivo per cui sono tra i migliori imitatori tra tutti i pappagalli. Il Cenerino, infatti, riesce a riprodurre suoni umani e non, associando alle parole che ripete anche il suo significato e, se adeguatamente istruito, riesce anche esprimere intere frasi in una conversazione. Inoltre, questo esemplare è molto affettuoso e docile, nonché capace di instaurare profondi legami affettivi con chi se ne prende cura.

Il prezzo

Il prezzo di un pappagallo Cenerino varia a seconda di alcuni fattori. La cifra che oscilla da un minimo di 500 euro a un massimo di 1300 euro dipende dall’età in cui si acquista e soprattutto se preso in allevamento o meno. La prima soluzione è quella più consigliabile principalmente per un motivo: l’avvenuto svezzamento, che potrebbe comportare non pochi problemi nella sua crescita se non fatto correttamente, non solo fisico, ma anche dal punto di vista comportamentale.

Photo Credits Facebook

Redazione

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