Al canile di Trani sono stati sottratti dei cani, prelevati allo scopo di torturarli. I volontari sono riusciti a risalire all’identità dell’autore del furto di animali e a denunciarlo.
Il canile di Trani da tempo sta vivendo molte vicissitudini ed è stato più volte oggetto di furti di vario genere. Di recente è stato bersaglio di un uomo che, come dichiarato dai volontari della struttura, “si divertiva a rubare i cani per seviziarli”. Gli stessi hanno dichiarato: Hanno aperto il recinto del rifugio dall’esterno, c’è la rete tagliata e una scatoletta di carne nel terreno. Un cane è stato recuperato spaventato, l’altro è sparito.
Dopo aver accertato la sparizione del cane, sono state subito allertate le forze dell’ordine e i sospetti sono subito ricaduti su una persona già nota per episodi di violenza ai danni degli animali. Sulla pagina Facebook del canile si legge: C’è un tipo a Trani, di mezza età, che per lungo tempo ha lavorato a stretto contatto con dei bambini. In preda all’effetto di qualche sostanza psicotropa o a chissà cos’altro più di una volta si è divertito a rubare cani di proprietà e a portarli a casa sua per seviziarli.
Ed è proprio in casa di quello che è stato soprannominato “il mostro di Trani” che si trovava Dudi, uno dei cani di cui non si avevano più tracce. I volontari hanno riferito: Ci siamo recati sotto l’abitazione di questo soggetto, abbiamo chiesto informazioni e abbiamo ricevuto dai vicini la conferma che la mattina presto è stato visto trascinare nel suo portone un cane corrispondente a quello sparito dal rifugio, spaventatissimo. Abbiamo aspettato le forze dell’ordine, abbiamo sporto denuncia e loro stesse trovano il modo di entrare nell’abitazione.
A quel punto ciò che è apparso ai loro occhi è stato: Uno spettacolo raccapricciante, un ambiente sporco, fatiscente, disordinato e Dudi, raggomitolato immobile, silenzioso, terrorizzato, traumatizzato e zuppo della sua stessa urina, sotto il letto. Quegli occhi spalancati, intimoriti, speranzosi che il mostro non ritorni, noi non li scorderemo mai e neanche il pianto di sollievo misto a rabbia in cui siamo scoppiati tutti dopo aver visto uscire Dudi da quel tugurio. L’uomo è stato denunciato per sottrazione di animale e se, dopo i dovuti controlli veterinari, sarà accertato che il cane è stato oggetto di maltrattamenti, scatterà una seconda denuncia.
In una nota del canile si legge: Se mai ci fosse stato anche quello, scatterà la seconda denuncia e andremo avanti finché non verrà fatta giustizia. Il nostro appello ora è questo: quello che è capitato a noi è già successo ad altri e al momento nessuno può escludere che potrebbe ricapitare, per cui cercate di restare sempre, costantemente in allerta, di non lasciare incustoditi i vostri animali, di non farli girare da soli, di munirli rigorosamente di microchip per eventuali riconoscimenti, di non lasciare nulla al caso, di non voltare le spalle, di non restare zitti di fronte ad episodi o presunti tali di violenza, che sia verso animali o che sia verso persone, perché solo così possiamo fare in modo che questi individui vengano riconosciuti e subiscano tutte le conseguenze delle loro malefatte.
Dopo questo episodio si spera che il Comune, che da oltre 5 mesi ha sospeso i pagamenti relativi ai cani di sua proprietà accuditi dai volontari del canile – che al momento ospita circa 150 cani – possa tornare a occuparsi in maniera fattiva di questa struttura già vessata da tante difficoltà.
Photo Credits: Facebook
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