Un cane impiccato in Calabria e altri 2 nel salernitano: “Lo Stato non c’è”

Un cane è stato trovato impiccato alla staccionata di un muretto a San Pietro Lametino, a Lamezia Terme. L’ennesimo caso di crudeltà su un randagio

Ci risiamo: un altro cane, probabilmente un randagio, è stato trovato impiccato. E, ancora una volta, questo fatto così crudele e senza spiegazioni è accaduto in Calabria. Proprio come il cane Angelo, infatti, ucciso “per gioco” da quattro ragazzi “normali” e ormai diventato un simbolo della lotta ai maltrattamenti, un’altra anima bella e solitaria ha trovato la morte in un questo modo assurdo.

Il cane è stato impiccato

Sul posto sono intervenuti subito gli agenti della polizia municipale, coordinata dal comandante Salvatore Zucco, che hanno avviato le indagini per risalire all’autore del gesto. Inoltre, già nei giorni scorsi, il Movimento animalista aveva depositato due denunce per l’uccisione del cane Billy durante la festa di Zungri, in provincia di Vibo Valentia, ai primi di settembre, e per l’impiccagione di un altro cane in provincia di Cosenza.

Altri due nel salernitano

Ma, purtroppo, non è solo la Calabria teatro di queste crudeltà. Due cani sono stati trovati impiccati a un albero nelle campagne di Montecorvino Rovella in provincia di Salerno solo qualche giorno fa. Gli animali, di pelo scuro e taglia medio grande, erano dei randagi non provvisti di microchip come hanno appurato i veterinari dell’Asl. “Hanno impiccato due invisibili. Al sud spesso purtroppo il randagismo si contrasta così – ha commentato Piera Rosati, presidente della Lega Nazionale del Cane – per impiccagione, per avvelenamento, per trascinamento della vittima legata ad una corda all’auto. E tutto nel silenzio troppo spesso omertoso che non vede mai nulla. Il male è cieco”.

Lo Stato non c’è

La Rosati ha continuato: “Lo Stato non c’è. Chiediamo quanto il Comune abbia attivato, come previsto dalla legge, politiche di controllo e prevenzione, di concerto con l’Asl per sterilizzare. O se invece si sia ritenuto preferibile far finta di niente, lasciare che siano magari alcuni pastori o latifondisti a provvedere tramite veleno o cappio a estinguere la presenza di animali liberi. Questo comune (quello di Salerno, ndr.) non mette in atto politiche di sterilizzazione. Il randagismo sembra non essere un suo problema. Esisteva anni fa un’ordinanza che delegava la nostra associazione a sterilizzare gratuitamente i cani sul territorio. Scaduta l’ordinanza, finito tutto”.

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