La Cocorita è un pappagallino tra i più affettuosi in assoluto e, per questo, i preferiti dalle famiglie. Ecco cosa bisogna sapere prima di prendere in casa un Parrocchetto ondulato
La Cocorita, o Parrocchetto ondulato, è un pappagallo di piccola taglia che ha le sue origini in Australia, vive in stormi di alcune decine di individui e si sposta in base alla disponibilità di alimento e alle condizioni climatiche più favorevoli, risultando una razza nomade. La lunghezza complessiva, dalla testa alla coda, è di circa 18 centimetri e il peso di 30-40 grammi. Il colore originario è verde chiaro su addome e dorso, mentre le ali presentano righe alternate nere e gialle. La testa è gialla con una serie di sottili righe ondulate nere che scendono dalla nuca verso il collo. Ma si può anche trovare prevalentemente bianco, col corpicino celeste.
Cocorita, un volatile di grande compagnia
Questo pappagallino è molto intelligente, socievole e attivo. La cocorita non canta, ma emette solo un cicaleccio, né spiacevole né melodioso. Può imparare a ripetere le parole, anche se la sua pronuncia non è molto chiara. Principalmente si adatta facilmente alla presenza dell’uomo ed è per questo che tra gli alati è una delle razze preferite in assoluto. Sì, perché questo pappagallino offre al suo umano tantissime soddisfazioni (non ottenibili con nessun altro volatile da gabbia): cerca le coccole e la compagnia del proprietario e anche dei suoi familiari, di quelli naturalmente che si occupano di lui, e se ha l’abitudine di fare ogni tanto qualche volo in libertà nella stanza, non tarda a posarsi presto sulle dita o sulla spalla della persona nota e cara.
La gabbia e l’alimentazione del Parrocchetto
La sua piccola taglia rende relativamente semplice la sua gestione, anche perché fra tutti i volatili da gabbia è quello che richiede meno cure, per cui è indicato anche ai principianti. Il consiglio, comunque, è quello di scegliere un soggetto molto giovane, appena autosufficiente. Importante evidenziare che la Cocorita ha bisogno di una gabbia più ampia possibile, soprattutto in larghezza, per poter volare. Ed essendo un animale sociale, abituato a vivere in gruppi, è preferibile tenerlo in coppia. L’Ondulato è un volatile essenzialmente granivoro, di facile contentatura, non per questo però l’allevatore deve trascurare alcune norme alimentari fondamentali. Presso i negozi specializzati si trovano delle miscele appositamente studiate, ma ogni amatore può prepararsene una propria, componendola con il 55% di miglio, il 40% di scagliola e il 5% di avena sgusciata. Non deve mai mancare il solito osso di seppia, così come il grit. Ben venga una porzione di verdura fresca non bagnata e di frutta, mentre più saltuariamente si può dare un pezzetto di pane bianco raffermo che viene mangiato molto volentieri.
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