Avvelenati 16 cani a Genova: è caccia al serial killer

Dall’inizio del 2017 a Genova e nel resto della Liguria sono stati avvelenati ben 16 cani. Si pensa sia opera di un serial killer animale

È strage di cani a Genova e in Liguria dall’inizio del 2017. Fino a oggi si contano ben 16 pelosi avvelenati, di cui solamente 14 nel capoluogo. La Procura ha deciso di aprire un’inchiesta, ipotizzando che dietro a tutto questo ci sia la mano di una sola persona. L’Asl, in questo ultimo periodo, ha raccolto almeno trenta polpette, farcite con vati tipi di veleno, come il topicida alla stricnina, bocconi di würstel con aghi e chiodi o spugne fritte.

Cani avvelenati, indaga la Procura

Sarebbero sette i fascicoli di indagine aperti a carico di ignoti per i reati di uccisione di animale o maltrattamento. Gli “animalicidi” sono avvenuti in quartieri diversi della città, da Sampierdarena a Castelletto, e altri 2 a levante, a Chiavari e ad Averno. Nel frattempo, i proprietari si sono organizzati, con diversi gruppi Whatsapp nati per coordinare le ronde nei giardini e lungo i percorsi canini tipici per bonificare il terreno da eventuali esche. Due anche le pagine Facebook, “Emergenza bocconi avvelenati” e “Segnalazioni bocconi avvelenati”, che raccolgono le informazioni per i cittadini preoccupati.

I proprietari hanno fatto ricorso a Facebook

“Ancora martedì è arrivata notizia di un cane avvelenato in corso Carbonara, per la quale stiamo cercando riscontri, e noi ieri sera con il nostro gruppo di controllo di Castelletto abbiamo rinvenuto una spugna fritta in Via Pastrengo – ha dichiarato Stefano Weiss, fondatore di Emergenza bocconi avvelenati, a Il Secolo XIX – La gente non sa nulla e va informata, anche perché le esche letali per gli animali possono essere molto pericolose anche per i bambini: basta mettere le mani in bocca dopo aver toccato i bocconi per avere gravi danni”. Da qui è partita l’iniziativa dei giri di perlustrazione coordinati: “Li facciamo nelle ore serali o di prima mattina, prima del passaggio dei cani, tre o quattro volontari per volta – ha aggiunto Weiss – Per ora siamo una cinquantina divisi per 7 gruppi, ma l’obiettivo è crescere per garantire una copertura ancora più capillare del territorio”.

Photo Credits Facebook

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