Airone Guardabuoi: perché si chiama così?

Appartenente alla famiglia degli Ardeidi, il Bubulcus ibis è un uccello meglio conosciuto con il nome di airone guardabuoi. Ma perché si chiama così? Ve lo spieghiamo noi…

Sono molti gli animali che hanno nomi sicuramente singolari. Uno di questi è sicuramente il Bulbulcus ibis, conosciuto soprattutto con il nome di Airone Guardabuoi. Appartenente alla famiglia degli Ardeidi, la specie si trova in Asia, in Africa, nelle Americhe e nell’Europa meridionale, inclusa l’Italia, specialmente quella centro meridionale, anche se, negli ultimi anni, si è verificato un aumento delle popolazioni e delle nidificazioni nella parte settentrionale del Belpaese.

Airone Guardabuoi, le caratteristiche

Di taglia media, con un’altezza che varia dai 25 ai 30 centimetri, l’Airone Guardabuoi, noto anche semplicemente come guardabuoi, è un uccello dal piumaggio bianco e dal collo corto, con un becco giallo e zampe grigie. Durante la stagione riproduttiva, però, gli esemplari adulti presentano piume più colorate, specialmente sul collo. Solitamente si muovono in colonie, composte da un massimo di dieci esemplari, e prediligono gli ambienti umidi, ma anche i campi arati e seminati. Spesso, infatti, si possono notare mentre seguono i trattori, impegnati nelle varie fasi della lavorazione dei campi.

L’origine del nome

Ma da dove nasce il termine guardabuoi? Semplice: dalla sua alimentazione! Il Bulbulcus ibis, infatti, si nutre di pesci, anfibi e invertebrati sia di acqua che di terra, nonché di piccoli roditori che trova nei campi agricoli. Ma è dalla sua più nota caratteristica che ha origine il suo singolare nome, ovvero quella di posarsi sul dorso di animali sia domestici che selvatici. L’airone, infatti, segue le mandrie di animali per ricercare, sul loro dorso per l’appunto, i parassiti della pelle di cui si nutre. Questo permette al bestiame non solo di liberarsi dai parassiti che si instaurano sul loro corpo, ma anche di sfruttare l’allarme che gli uccelli danno in caso in di pericolo. Ecco perché, per i buoi e non solo, gli aironi appartenenti a questa specie sono dei veri e propri guardiani.

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