La Cubomedusa, chiamata anche Vespa di mare e frequente nelle acque tropicali, uccide più dello squalo bianco. Esiste un antidoto al suo terribile veleno, ma ci sono anche trucchi per evitare il contatto
Per fortuna nel nostro mare, in particolare l’Adriatico, c’è una razza di Cubomedusa molto meno pericolosa, anche se particolarmente urticante. Ma in assoluto si tratta dell’animale più letale che vive nelle acque del Pianeta. Sì, perché, numeri alla mano, la terribile Vespa di mare può uccidere coi suoi tentacoli un uomo in appena un minuto e ogni anno fa settanta vittime.
Come combattere il veleno della Cubomedusa
I suoi movimenti sinuosi incantano. Il suo corpo semi-trasparente seduce. Ma guai ad avvicinarsi troppo. Lo sanno bene in Australia, dove prospera questo killer. Per questo il Governo del Paese ha deciso di combatterle attivamente stanziando dei finanziamenti per un programma di ricerca che ne studia gli spostamenti con trasmittenti agli ultrasuoni. In questo modo si sta tentando di creare un modello computerizzato che preveda gli spostamenti annuali delle meduse e permetta di prendere provvedimenti durante i periodi in cui si è a rischio.
Aceto a portata di mano, ma non solo
Esiste un antidoto contro il temutissimo veleno e, anche se non ci crederete mai, si tratta del comune aceto. Se cosparso tempestivamente sui punti colpiti, limita l’effetto delle cellule urticanti. Per evitare rischi e tenerle alla larga è in ogni caso sufficiente mostrare qualcosa di colore rosso. I ricercatori della James Cook University hanno infatti eseguito dei test in vasche di allevamento, con all’interno Cubomeduse allevate in cattività. E il risultato è stato strabiliante: quando viene collocato un oggetto rosso davanti all’animale, questo si gira e si allontana nuotando in direzione opposta. Se doveste andare in Australia, quindi, non dimenticate di portare un bel costume rosso fuoco.
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