L’Ente Nazionale Protezione Animali ha lanciato una petizione in rete per salvare l’orso accusato di aver aggredito un uomo in Trentino durante una passeggiata nei boschi.
L’ENPA ha lanciato una petizione online per salvare l’orso ritenuto responsabile della presunta aggressione di un uomo nei boschi di Predera, in provincia di Trento. Sull’episodio nei giorni scorsi è intervenuta anche l’AIDAA, che ha chiesto di fare chiarezza su quanto accaduto presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Trento. In una nota rilasciata dall’Associazione si legge: Secondo la ricostruzione fatta dal ferito, lo stesso stava passeggiando nei boschi di Predera nel territorio di Terlago in località comune di Vallelaghi. L’uomo secondo la ricostruzione stava passeggiando verso le 19:00 di sabato quando si sarebbe imbattuto in un orso che a suo dire lo avrebbe ferito ad un braccio dopo averlo trascinato e sempre secondo l’uomo lui si sarebbe salvato in quanto il cane (anche lui ferito) avrebbe distratto l’orso permettendogli di gettarsi in un dirupo.
Lorenzo Croce, Presidente dell’AIDAA, ha affermato: La storia ha dei lati oscuri, molto probabilmente questo orso ha cercato dapprima di dissuadere l’uomo dall’avvicinarsi mettendo in atto tutti gli accorgimenti di dissuasione e poi avrebbe dato un avviso con un falso attacco, in quanto un vero attacco da parte di un orso avrebbe lasciato conseguenze letali. Qualche dubbio sulla ricostruzione rimane, anche perché, se fosse stato davvero aggressivo, l’orso non si sarebbe limitato ad un morso al braccio ma avrebbe fatto davvero male al fortunato passeggiatore ‒ ed ha puntualizzato: Innanzitutto gli orsi non attaccano mai senza motivo, ci aspettiamo che, passata la paura, il ferito racconti la verità e comunque se l’orso ha attaccato si era sentito in pericolo, siccome non vogliamo che accada un altro caso Daniza.
Nel testo della petizione lanciata su Change.org dall’ENPA si legge: La possibilità di catturare, detenere reclusi a vita e finanche uccidere con relativa facilità gli orsi definiti “pericolosi”, non si sa bene in base a quali caratteristiche, è un vero abominio. La decisione di catturare e “rimuovere” l’orso definito “pericoloso” che in provincia di Trento avrebbe aggredito un pensionato di 69 anni, è stata assunta dal Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, nell’immediatezza di un fatto su cui non è stata ancora fatta la dovuta chiarezza; così come non è stato neanche individuato l’esemplare che si sarebbe reso responsabile dell’aggressione. Paradossalmente, c’è l’ordinanza ma non l’orso da catturare, visto che al momento regna la più assoluta incertezza. Questo lascia pensare al provvedimento emanato come ad un mero pretesto, l’occasione per realizzare un disegno ‒ il massacro degli orsi ‒ da troppi atteso con grande impazienza.
A tale disegno animalicida l’ENPA dice no e si rivolge a tutti gli italiani con un accorato appello: La convivenza con gli orsi è possibile, ma solo adottando le misure proposte dalla scienza e dalla ragionevolezza, non certo quelle adottate sull’onda dell’emotività e per guadagnare facili consensi. Fermiamoci tutti: #NessunoTocchiOrso
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