L’AIDAA è intervenuta sul tema, molto dibattuto a Milano nei giorni scorsi, della necessità di rafforzare le misure preventive e di imporre sanzioni più severe a chi non raccoglie le deiezioni dei propri cani.
È stato molto dibattuto in questi giorni il tema delle sanzioni applicate dal Comune di Milano a chi non raccoglie gli escrementi dei propri cani in strada, dopo le segnalazioni di numerosi cittadini che hanno denunciato lo stato di sporcizia dei marciapiedi e di molte aree pubbliche. Purtroppo i proprietari di animali che non dimostrano senso civico sono tanti e il Comune ha ribadito la necessità di imporre multe più severe e di rafforzare la presenza delle guardie ecologiche. Daranno un grosso contributo nel contrasto delle attività di maleducazione nelle aree verdi — ha affermato l’Assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza — Per quanto riguarda le strade, insisteremo sulle campagne di sensibilizzazione: comportamenti educati migliorano la qualità della vita di tutti. Ma dobbiamo renderci conto che le multe per le deiezioni canine sono molto difficili da dare perché quando i padroni di cani vedono il vigile si affrettano a pulire.
Per intensificarle ‒ continua l’Assessore ‒ dovremmo decidere di distrarre un numero congruo di agenti in borghese da altre attività e in una città come Milano mi sembra complicato. Ritengo inoltre non percorribile per noi la strada imboccata da altri piccoli comuni, per risalire ai proprietari maleducati attraverso il DNA dei cani precedentemente registrato. Credo che sia invece importante il coinvolgimento dell’opinione pubblica: il controllo di tutti può aiutare. Il consigliere di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, a sua volta ha ribadito l’importanza dell’impegno dei cittadini e la necessità di intensificare i controlli da parte di vigili in borghese che possano pattugliare ogni settimana un quartiere per elevare contravvenzioni: Le strade più colpite dal problema sono quelle distanti da aiuole, giardinetti e parchi — spiega —. L’educazione da parte dei cittadini è aumentata, ma ci sono ancora troppe sacche di inciviltà. È un problema anche culturale, ma con maggiori sanzioni credo che la battaglia potrebbe essere vinta […] Se la gente vedesse che le multe si danno ci sarebbe un maggiore rispetto delle regole.
Su queste dichiarazioni è intervenuta l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA), che, in una nota stampa, ha dichiarato: Che i proprietari incivili dei cani che non raccolgono le deiezioni dei cani sui marciapiedi debbano essere in qualche modo sanzionati noi di AIDAA lo sosteniamo da tempo, cosi come sosteniamo che i soldi ricavati da quelle sanzioni debbano essere reinvestiti nella tutela degli animali e magari in un piano di sterilizzazione per i randagi. Ma ci fa specie che in una città come Milano, dove ci sono clandestini che bivaccano quotidianamente nei parchi pubblici, gente che orina per strada senza che nessuno gli dica nulla, spacciatori che vendono ogni tipo di droga ad ogni angolo di strada e clandestini che accoltellano poliziotti lasciati liberi di tornare a delinquere dopo appena 48 ore, ci sia spazio e tempo per aprire sul più importante quotidiano nazionale una pagina di dibattito sugli escrementi dei cani. Sì, avete capito bene, una pagina con tanto di tabella delle zone dove i milanesi sporcaccioni non raccolgono le deiezioni dei loro cani.
Capisco che nei mesi estivi si parli di tutto ‒ afferma Lorenzo Croce, presidente dell’ AIDAA ‒ ma che il problema di Milano diventino gli escrementi dei cani mi pare improbabile ed offensivo per una delle città i cui amanti dei cani sono tra i più rispettosi di tutta la penisola […] Certo chi non raccoglie gli escrementi deiezioni dei cani sui marciapiedi deve essere multato, così come gli umani che li fanno nelle aree cani e quelli che nei parchi sporcano ma non possono essere sanzionati perché altrimenti si viene considerati razzisti.
Photo Credits: Twitter
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