La tartaruga di terra, detta anche tartaruga di Herman, è un rettile appartenente alla famiglia delle testuggini. Ecco alcuni consigli pratici su come allevarle.
Le tartarughe sono diffuse in tutto il mondo, limitatamente alle zone calde o temperate. Quella più comune in Italia è la Testudo Hermanni, lunga sino a 30 cm, il cui peso arriva anche a 2 Kg. Pochi sanno che le tartarughe si affezionano ai loro proprietari, esattamente come i cani e i gatti e dunque possono essere considerate, a tutti gli effetti, degli animali domestici, ma come allevarle? Ecco alcuni consigli utili:
Innanzitutto, per poter allevare una tartaruga in casa, bisogna dedicarle uno spazio adeguato alle sue esigenze. L’ideale è creare un ampio recinto all’interno di un giardino o di un’area verde. In caso non si disponga di questi spazi, bisognerà acquistare o costruire artigianalmente un terrario, da tenere all’aperto. Il tipo di terreno da prediligere è la torba bionda mista a terra di campo che ha un PH molto acido. Il terreno deve essere compattato e inumidito, preferibilmente con un nebulizzatore, senza eccedere nelle quantità di acqua.
Il terrario dev’essere ben organizzato. Sarà dunque buona norma dividerlo in due zone: una in cui la tartaruga potrà mangiare e bere, l’altra dove potrà riposare al sole. In quanto animali ectotermi, hanno bisogno dell’esposizione al sole per innalzare la temperatura corporea e le funzioni metaboliche; tuttavia è molto importante che l’area di riposo abbia anche aree ombreggiate. All’interno del terrario sarà possibile inserire sassi, erbe commestibili e vaschette con acqua bassa. È di estrema importanza assicurarsi che non vi siano pezzetti di legno, che, se ingeriti, possono essere molto deleteri.
Il regime alimentare delle tartarughe è prevalentemente a base di verdure a foglia verde e frutta: insalata, radicchio, spinaci, rucola, tarassaco, piantaggine, crescione, erba medica, trifoglio, altre erbe di campo, mela, pera, melone e anguria. Ciò che bisogna assolutamente evitare sono banane e formaggi, che creano malformazioni al guscio. Le verdure devono costituire il 90% dell’alimentazione. Si consiglia di tagliare le verdure in piccole striscioline mischiandole tra loro e aggiungendo il restante 10% di ortaggi e frutta. È possibile anche arricchire la dieta con degli integratori. È utile lasciare sempre a disposizione un osso di seppia come integrazione di calcio. È importante lasciarle acqua a disposizione anche se non beve molto.
Quando le tartarughe vanno in letargo, è molto importante gestire al meglio questa fase. Durante il letargo, che è una fase metabolica estremamente importante per la loro sopravvivenza, le tartarughe vanno incontro a sonnolenza e inappetenza, cessa la digestione, si riduce il flusso sanguigno e il sistema immunitario diventa meno efficace; pertanto le difese si abbassano. Per affrontare il letargo, la tartaruga solitamente scaverà una buca per interrarsi. È importante non disturbarla in queste sue fasi di letargia.
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