Il Festival di Yulin continua purtroppo la sua atroce “tradizione” e anche quest’anno conta migliaia di animali barbaramente uccisi per essere venduti al mercato della carne. Da anni invano gli animalisti di tutto il mondo si battono per porre fine a questo scempio, purtroppo invano, ma la loro voce non si fermerà finché questo massacro non sarà abolito. Il 25 giugno 2017 a Torino un video-presidio informativo.
È iniziato il 21 giugno il Festival di Yulin, la sagra della carne di cane che dal 2009 ogni anno si svolge nella città di Guangxi, nella Cina meridionale. Una manifestazione che attira centinaia di turisti durante la quale migliaia di animali vengono barbaramente uccisi nei modi più atroci e cruenti per essere macellati e cucinati a scopi alimentari, venduti sulle bancarelle in strada o in ristoranti. Centinaia di cani, ma anche gatti, vengono trasportati in gabbie strettisimi in cui sono ammassati senza avere neanche lo spazio di muoversi di un millimetro, spesso con il muso e le zampe legate, prima di essere trucidati, scuoiati vivi e bolliti spesso mentre sono ancora coscienti. Scenari agghiaccianti inimmaginabili persino in un girone infernale.
Da anni gli animalisti di tutto il mondo si battono per l’abolizione di quella che viene fatta passare come una “tradizione”, ma che in realtà è solo uno sterminio crudele contestato dagli stessi cinesi: Come riferito dalla Presidente nazionale di ENPA, Carla Rocchi: Sono gli stessi cittadini della Cina a rifiutare una manifestazione anacronistica, crudele e priva di qualsiasi significato che non sia la celebrazione di una mattanza. Purtroppo, come spesso accade con i fenomeni sociali, istituzioni e autorità reagiscono con colpevole lentezza ai cambiamenti sociali.
Per tentare ancora una volta di far sì che il grido di orrore di tutte le anime animaliste sia sentito a livello istituzionale Domenica 25 giugno 2017, dalle ore 16:00 alle 19:30, a Torino si svolgerà un video-presidio informativo di sensibilizzazione organizzato dal Movimento Se nulla importa importerà e dal Movimento Antispecista Piemonte in unione con Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, con la collaborazione di Extreme Animal Consciousness Movement, International Animal Protection League – Italia Onlus, Associazione Vegani Italiani e NOmattatoio.
Sulla pagina Facebook dell’evento si ricordano ancora una volta le terribili atrocità perpetrate ai danni di animali innocenti: Il massacro comincia per strada, oltre 10.000 cani vengono accalappiati, trascinati a forza all’interno di camioncini oppure vengono rubati da cortili di abitazioni private. In un istante la loro VITA diventa un inferno, vengono rinchiusi dentro a dei sacchi, loro urlano, si dimenano, ma ogni tentativo di fuga risulterà inutile! In quel sacco l’aria stenta ad entrare, respirano solo l’odore di urina e sangue di chi ha già vissuto quella orrenda esperienza prima di loro. Terminato il viaggio, vengono tirati fuori dai sacchi e presi per il collo con delle “pinze”per poi essere spinti violentemente dentro una gabbia, dove già ci sono moltissimi altri piccoli che piangono, urlano, si feriscono, si disperano, senza che mai nessuno venga a salvarli!
Questo incubo lo vivranno per giorni e giorni prima di essere uccisi tra atroci sofferenze – continua la nota su Facebook – Vengono storditi a bastonate e gettati ancora vivi nell’acqua bollente, altri uccisi con coltelli con i quali taglieranno loro la gola. La morte sarà per loro l’unica liberazione. Questo accade ogni anno al Festival di Yulin in Cina. Al mondo avvengono tutti i giorni massacri che solo a pensare al LORO dolore manca l’aria! L’uomo non risparmia nessuna specie: mucche, galline, maiali, oche, conigli e tanti, tanti altri. Il dolore non ha specie e il male non conosce colore di pelle o sesso: il male è ovunque, così come il BENE. Difendere la vita è un dovere. Lotteremo contro ogni sofferenza e ingiustizia e un giorno esisterà la parola “FINE” a questi orrori! #FERMIAMOOGNIMASSACRONOYULIN.
Nel video Ugo Bettio, fautore del Movimento Se nulla importa importerà, e Monia Cossu del Movimento Antispecista Piemonte illustrano nei dettagli tutte le atrocità che si nascondono dietro quella che viene fatta passare per una “festa”. Monia Cossu in un suo scritto sullo specismo ha affermato: Viviamo in un mondo dove “usare” e “uccidere” animali per soddisfare i nostri bisogni è considerato normale. È talmente così abituale che l’indifferenza ha preso il sopravvento sulla compassione. Sin dalla nascita ci viene insegnato che l’essere umano è al di sopra di ogni altra specie che abita su questa terra. Questo atteggiamento “specista ” è giustificato dalla convinzione che l’uomo possiede superiorità, appropriandosi così del diritto di disporre della vita degli animali a suo uso e consumo.
Lo SPECISMO ‒ continua Monia Cossu ‒ condanna a morte miliardi di esseri senzienti, per diventare: cibo, indumenti, oggetti, imprigionati per intrattenerci o usati per essere sottoposti ad esperimenti. Questa mentalità fortemente radicata, crea barriere, dando vita alle ingiustizie. Noi continueremo a lottare per porre fine a questi massacri, invitando le persone a riflettere, a informarsi e mostrando loro la cruda realtà. Il cambiamento dev’essere culturale, ma soprattutto interiore. Le persone non-scelgono, una scelta può essere consapevole solo quando si è al corrente di cosa si cela dietro alle abitudini quotidiane. I media, le lobby, furbescamente ci tengono all’oscuro di questi “orrori”, forse per timore di risvegliare nelle persone quella capacità di comprendere a pieno il dolore di altri esseri viventi, ossia l’EMPATIA.
Photo Credits: Twitter
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