Studi confermano che far leggere ai bambini a voce alta ai pelosi riduce lo stress in ambiente scolastico e incentiva l’amore per la lettura
Già sapevamo che per aiutare un bambino dislessico ad affrontare più serenamente la lettura di un libro può bastare un cane, anche se in Italia non ci sono ancora programmi specifici nelle scuole come in Inghilterra. Ora ulteriori studi, questa volta dell’istituto Tufts per l’Interazione uomo-animale, in Massachusetts (Usa), hanno fatto emergere che gli animali, tra le altre cose, aiutano i più piccoli anche ad apprezzare la lettura. Leggere ad alta voce all’amico a 4 zampe aiuta i piccoli in età scolare a sviluppare una maggiore attitudine alla lettura anche fuori dalle aule. E chissà se questo non potrebbe anche far diminuire il tempo trascorso di fronte a tablet, smartphone e televisione.
I ricercatori americani hanno introdotto, nel doposcuola, un programma di lettura che prevedesse la presenza in classe dei cani. Questi inusuali ascoltatori hanno motivato così tanto i piccoli da incentivarli ad amare di più la lettura. Deborah Linder, professoressa di ricerca della Scuola di medicina veterinaria dell’università Tufts e direttore associato dell’Istituto Tufts per l’interazione tra uomini e animali, ha sottolineato che “nelle scuole i bambini possono sperimentare maggior stress e avere paura di ricevere risposte negative, mentre la presenza dei pelosi, invece, li rassicura e li rende più tranquilli e ricettivi”.
La lettura assistita dai cani non è solo una buona idea, ma può aprire la strada ad ulteriori studi, che diano maggiore solidità scientifica all’impiego dei cani da terapia nei processi di apprendimento scolastico. Sulla validità dell’educazione assistita con gli animali non ha dubbi la dottoressa Spartia Piccinno, presidente e fondatrice dell’Associazione italiana pet therapy, che ha dichiarato: “La presenza di un amico a 4 zampe aumenta la concentrazione, e soprattutto la motivazione, che è alla base della crescita intellettiva.
Il cane è la mamma buona, mai giudicante, accogliente e protettiva. Svolge una funzione di accudimento che in un contesto stressante come può essere quello scolastico, magari per bambini più timidi degli altri, può aiutare ad affrontare situazioni difficoltose e imbarazzanti, a vincere molte paure”. Non rimane quindi che sperare che anche nel nostro Paese si riesca a trovare fondi per intraprendere questi esperimenti al più presto. La strada sembra quella giusta.
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